Sale la benzina ma il Gpl cala

L'Agip: tagliare distributori e prezzi L'Agip: tagliare distributori e prezzi Sale la benzina ma il Gpl cala ROMA. Breve tregua sui prezzi della benzina: il greggio ha ripreso a salire sulle piazze internazionali e subito le compagnie petrolifere italiane si sono adeguate. Dopo l'aumento di 5 lire operato da Tamoil e Fina nello scorso fine settimana anche le altre principali marche presenti sul mercato italiano hanno alzato i prezzi. Così negli impianti Agip ed Ip la super è passata a 1910 lire il litro, la benzina senza piombo a 1820 ed il gasolio a 1435 lire il litro. I carburanti Api ed Erg sono invece passati a 1915 (super), 1825 (senza piombo) e 1435 (gasolio) lire il litro. E oggi anche la Esso aumenterà di 5 lire i suoi prezzi: la benzina senza piombo passerà a 1825, la super a 1915 ed il gasolio a 1435 lire il litro. Continua invece a diminuire il prezzo del gpl, grazie al ribasso di circa 15-17 dollari la tonnellata sui mercati internazionali: dopo i ribassi già annunciati nei giorni scorsi da Api, Erg e Shell (rispettivamente di 15, 20 e 25 lire il litro) oggi il gpl Esso scenderà di 15 lire a 910 lire il litro. Intanto, però, i benzinai italiani sono lontanissimi dall'Europa e per avvicinarli consentendo al prezzo della benzina di scendere non bastano piccoli ritocchi ma serve un'azione coraggiosa e determinata. Un'azione che parta dalla riduzione dei punti vendita e li trasformi in «mega-store», dove a qual- II ministro Bersa II ministro Bersani i siasi ora del giorno e della notte sia possibile fare rifornimento, comprare sigarette e giornali, mangiare un panino, lavare l'auto e anche fare la spesa. Ma a realizzare tutto questo, secondo le maggiori compagnie petrolifere italiane, non basta il piano che il governo si accinge a presentare la prossima settimana. Il progetto dell'esecutivo che prevede, secondo le prime indicazioni, un taglio all'erogato medio italiano del 4 per cento e la conseguente chiusura di 3-4 mila punti vendita nel primo anno «è importante per vincere l'inerzia, ma è senz'altro poca cosa rispetto a quello che bisognerebbe fare - dice il presidente dell'Agip Petroli Alfredo Moroni -. Puntavamo a qualcosa di più, che consentisse, tra l'altro, di ridurre il prezzo della benzina fino a 70 lire al litro, così come auspicato dall'Antitrust nella sua indagine sui prezzi dei prodotti petroliferi». Le compagnie petrolifere del gruppo Eni, si fa presente, puntano a una ristrutturazione più radicale della rete e, oltre alla chiusura dei punti vendita marginali, chiedono una reale flessibilità di turni e orari, una riqualificazione degli impianti e lo sviluppo del «non oil», ovvero le attività non legate alla vendita di carburanti con l'allargamento delle tabelle merceologiche. E lo scontro è aperto, [v. cor.] CONCESSIONARIO PER PIEMONTE, VALLE D'AOSTA

Persone citate: Alfredo Moroni, Bersani

Luoghi citati: Europa, Piemonte, Roma, Tamoil