La Regione Sicilia contro Visentini

La Regione Sicilia contro Visentini La Regione Sicilia contro Visentini Tesoro e Fondazione spiazzano l'azionista locale PALERMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Presidente del Banco di Sicilia è stato eletto dall'assemblea dei soci della Spa il professor Gustavo Visentini. Ha un cognome celebre. Infatti è figlio di Bruno, ministro delle Finanze negli Anni Settanta, presidente del pri per alcuni anni, uno dei più tenaci «padri» della Repubblica. E' stato indicato da Ciampi e alla fine voluto anche dalla Fondazione Banco di Sicilia il cui presidente, che manterrà la carica, il palermitano Carlo Dominici, è stato eletto vicepresidente del Banco. L'intesa Tesoro-Fondazione ha spiazzato la Regione, socio di minoranza, in Sicilia governata dal Polo e che con due esponenti di area repubblicana al vertice della maggior banca siciliana vede sfumare la possibilità di influire sulla sua gestione. Così la Regione ha disertato l'assemblea di ieri. Un'assenza caricata di forte polemica con il presidente della Regione Giuseppe Provenzano da Forza Italia e il coordinatore siciliano forzista Gianfranco Micciché che tuonano su Visentmi-Dominici. Addirittura l'onorevole Micciché chiede che la Banca d'Italia «valuti con attenzione» quando si esprimerà sulle nomine e parla di «infame progetto che il governo dell'Ulivo sta attuando con la complicità della Fondazione nei confronti del sistema bancario siciliano». Altre critiche vengono dal coordinatore di An nell'isola Guido Lo Porto e dall'assessore regionale al bilancio e finanze Marzio Tricoli, pure di An. La Regione prospetta uno scenario che tenderebbe alla cessione del Banco e della Sicilcassa a banche del Nord ovvero a partenariati graditi all'Ulivo. E Provenzano è tornato a chiedere al Tesoro 1700 miliardi che lo Stato deve dare alla Regione. Dopo vari rinvii, dovuti all'opposizione della Regione, la situazione è stata sbloccata ieri da Tesoro e Fondazione. In una nota il Banco di Sicilia rileva che quanto è accaduto «rappresentava un atto dovuto e ormai indilazionabile in quanto diversamente si sarebbe bloccata l'attività della banca con pregiudizio nella correntezza e tempestività delle decisioni». E' stato anche eletto il nuovo consiglio d'amministrazione in carica fino al 1999 e composto dall'industriale siciliano dell'omonimo amaro Francesco Averna, dal presidente della Camera di commercio di Siracusa Ugo Colajanni, Salvatore Sangiorgi, l'ex vicepresidente Eusebio Trombi, Francesco Vermiglio, oltre s'intende a Visentini e Dominici. Nel collegio sindacale presieduto da Vincenzo Mezzacapo vi sono Luigi Gasperi e Francesco Di Salvo (supplenti Salvatore Errante e Fabrizio Lo Jacono). Gustavo Visentini, 55 anni, nato a Treviso, insegna diritto commerciale a Roma alla Luiss della quale è pure consigliere d'amministrazione. Dal 1985 presiede l'Assogestioni che raggruppa le società e gli enti italiani di gestione mobiliare e immobiliare. Dal novembre dell'anno scorso è consigliere dell'Assonime, l'associazione che rappresenta le società per azioni. In passato è stato presidente della Società Interbancaria Nazionale Gestione (fondi d'investimento) costituita da Bnl, Ina e anche dal Banco di Sicilia. E pure Carlo Dominici è docente universitario. Insegna nella facoltà di economia e commercio a Palermo. Antonio Ravidà CAROVITA E CARODENARO Dalle ultime città-campione arriva la conferma: più 1,5% a maggio

Luoghi citati: Palermo, Roma, Sicilia, Siracusa, Treviso