E' battaglia sulle nomine bancarie

Oggi Spaventa presidente della Spa Monte Paschi. Rinviato l'incontro governo-sindacato sugli esuberi Oggi Spaventa presidente della Spa Monte Paschi. Rinviato l'incontro governo-sindacato sugli esuberi W battaglia sulle nomine bancarie // Polo: lottizzazione rossa. L'Ulivo: scelte di merito ROMA. Cambiano i banchieri, scoppia la polemica. La designazione di Luigi Spaventa alla guida del Monte dei Paschi di Siena e quella di Gustavo Visentini al Banco di Sicilia hanno scatenato l'ira del Polo contro il governo, accusato di essere «lottizzatore di ex trombati» e di condurre una politica di nomine «vergognosa ed illegale». A Palermo, la furia dell'opposizione è doppia, al colore presunto della scelta si aggiunge il fatto di aver escluso dal vertice i rappresentanti della Regione. E' scontro, ma l'Ulivo si difende con calma e risponde col vicepresidente del Consiglio. Quella di Spaventa, dice Walter Veltroni, è una nomina che rappresenta «esattamente il contrario di un'idea di lottizzazione che era quella di mettere gli incapaci perché appartenevano ad un partito». Il concetto può essere trasferito anche a Visentini. La nomina di Spaventa verrà ufficializzata questa mattina e Giovanni Grottanelh de' Santi, il presidente della Fondazione che pilota la storica banca senese, cerca di gettare acqua sul fuoco e assicura che «è di tutta evidenza, l'alto livello di competenze e di professionalità del consiglio di amministrazione». Certo che l'iter che ha condotto Spaventa alla presidenza del Monte si è sviluppato su un terreno fertile per la polemica. Fino all'ultimo momento, la battaglia perla presidenza era fra Silvano Andriani, 0 cui nome era caldeggiato fra gli altri dal ministro dell'Istruzione Berlinguer e Gilberto Gabrielli, a quanto pare sostenuto dal sindaco senese Piccini e da un altro ministro, quello della Funzione pubblica Bassanini. Davanti all'impasse, e al rischio di crisi all'interno dell'Ulivo, è stato il ministro del Tesoro Ciampi a tirare fuori Spaventa dal cappello, sapendo di non fare certo un dispiacere al pds e riuscendo così a risolvere una questione divenuta pericolosa. Fatta la pace nella compagine di governo è però scoppiata la guerra con l'opposizione. Duro l'attacco di Maurizio Gasparri (An), per il quale il caso Spaventa è l'anello di una lunga catena. «Prima le vicende ben note dell'Enel - ha ricordato - poi la scelta dell'ex senatore della sinistra Guido Rossi per i vertici di Stet-Telecom, adesso il candidato sconfitto da Berlusconi nel '94: trombati, ex parlamentari, riciclati, ma tutti in salsa rossa pronti ad occupare ogni tipo di poltrona». Veltroni taglia corto: «Spaventa è uno dei più autorevoli economisti italiani, conosciuto esponente del mondo bancario non solo italiano, ma internazionale». La Siena politica è divisa e così capita a Palermo dove Forza Italia in Sicilia definisce le nomine al consiglio d'amministrazione del Banco «una chiara dimostrazione del progetto che 0 governo dell'Ulivo sta attuando nei confronti del sistema bancario siciliano, nonostante la posizione critica assunta dall'azionista-Regione». Nessun problema, invece, per Giovanni Palmieri, nuovo presidente della Fondazione Banco di Sardegna, la cui proposta di nomina è stata trasmessa dal Tesoro per la richiesta di parere parlamentare. L'aspra disputa politica non fa certo bene ad un sistema bancario colpito da problemi ben più gravi come quello degli almeno trentamila esuberi da tagliare per ripristinare condizioni di competitività compati- I PRESIDENTI NEL MIRINO Luigi Spaventa, presidente designato del Monte Paschi di Siena Economista, nel suo curriculum c'è la partecipazione come ministro del Bilancio nel governo Ciampi In occasione delle politiche di tre anni fa fu candidato come anti Berlusconi a Roma Gustavo Visentini è il nuovo presidente del Banco di Sicilia Figlio dell'ex ministro delle Finanze Bruno Visentini, è professore di diritto commerciale all'Università Luiss di Roma. E' anche presidente di Assogestioni bui con il mercato internazionale. Ieri non si è tenuto, ed è stato rinviato a data da destinarsi, il nuovo round della trattativa preliminare fra sindacato e governo su come avviare la ristrutturazione del credito. Poi, nel pomeriggio, è arrivato il segnale di un inasprimento della vertenza interna alla Banca di Roma (3000 esuberi) che ha deciso, nel bel mezzo del negoziato coi sindacati, di dare «formale disdetta» del contratto integrativo aziendale per il personale impiegatizio e quello direttivo: cadrà quindi il premio di rendimento accordato nel 1992, il che per un medio livello vuol dire una riduzione di 14 milioni lordi l'anno. Nella lettera alle organizzazioni dei lavoratori, l'istituto ha precisato che la quota 1996 verrà pagata a giugno e che «decorsi tre mesi dalla ricezione della presente, ove non si raggiungano le auspicate intese, considereremo definitivamente interrotte le suddette erogazioni». In forse l'incontro già fissato per il 29 maggio per proseguire il confronto, [r. e. s.) Il ministro del Tesoro e del Bilancio Carlo Azeglio Ciampi

Luoghi citati: Palermo, Roma, Sicilia, Siena