Nel giallo di Marta spuntano due impiegati

Nel giallo di Marta spuntano due impiegati Roma: nuova svolta nelle indagini sull'omicidio della studentessa alla «Sapienza» Nel giallo di Marta spuntano due impiegati Lavorano a Giurisprudenza: oragli indagati sono dodici ROMA DALLA REDAZIONE Nuovo colpo di scena nelle indagini in corso da dieci giorni per fare luce sulla morte della studentessa Marta Russo, colpita da un proiettile alla testa mentre camminava in uno dei viali dell'università La Sapienza. Gli inquirenti hanno scritto 12 nomi nel registro degli indagati. Dieci appartengono ai dipendenti della ditta dì pulizie «La Pul-Tra», gli altri a due impiegati della facoltà di Giurisprudenza. Non confermata, si è diffusa una voce sulla presenza fra le persone sospette di un pregiudicato dell'Eur. Per tutti, le ipotesi di reato sono di violazione della legge sulle armi, per alcune irregolarità riscontrate nella loro detenzione. Anche i due nuovi indagati, gli impiegati della facoltà di Giurisprudenza, avrebbero una notevole dimestichezza con pistole e rivoltelle, come era stato riscontrato per i dipendenti della ditta di pulizie. Finora, gli inquirenti non hanno raccolto molto di più a loro carico, ma il rettore dell'Università, Giorgio Tecce, ha avvertito che laddove vi fossero gli estremi «se necessario, interverremo». Porta dritto alla facoltà di Giurisprudenza, dunque, una delle nuove piste su cui si sta lavorando dalla notte tra venerdì e sabato della scorsa settimana, quando gli agenti hanno iniziato a ispezionare gli archivi dei dipendenti della facoltà di Legge. Una volta entrati in possesso delle generalità, gli agenti sono passati all'individuazione di chi è a proprio agio con le armi. Sono state effettuate una decina di perquisizioni, ma sul materiale ritrovato e sequestrato esiste il massimo riserbo. Una decina sarebbero stati anche gli interrogatori, e in due casi sarebbe stata necessaria la presenza dei legali. Si ipotizza ora che il colpo d'ar- ma da fuoco sarebbe stato sparato dalla facoltà di Giurisprudenza e non da quella di Statistica, ma la nuova pista non elimina la precedente. La posizione dei dipendenti della ditta di pulizie «La Pul-Tra» è sotto esame, l'ipotesi di un litigio a cui sarebbe stato presente un testimone resta in piedi. Le indagini si estendono, insomma, e proseguono, in attesa di avere un aiuto dai risultati degli esami dei giorni scorsi. Vi sono i tamponi Stub, provenienti dalla maggior parte delle finestre degli edifici di Statistica e Giurisprudenza. E vi sono le consulenze balistiche per l'accertamento del calibro del proiettile, complicate dalla scoperta che il proiettile, una volta entrato nella testa della studentessa, si è frantumato in decine di frammenti minuscoli: si tratterebbe comunque di un calibro molto piccolo, tra il 22 e il 6,35. Dall'esito di questi esami potrà giungere qualche certezza in più sulla traiettoria del proiettile e sul luogo di partenza. La pista dei due impiegati indica come gli inquirenti si stiano concentrando sulla facoltà di Giurisprudenza e, in particolare, sui bagni o un ambiente dei piani superiori. Ma non si esclude l'ipotesi su cui si è lavorato finora: che il colpo sia stato sparato dalla facoltà di Statistica. Una novità è trapelata sui bagni del primo piano, il primo luogo finito nella rete dei sospetti degli inquirenti. Era la toilette per disabili la più vicina alla finestra e l'unica da cui era possibile sparare. Quel mattino sarebbe rimasta chiusa per due ore. Questo lascerebbe supporre la presenza di una persona appostata, forse in conseguenza della lite svelata dal testimone, forse per altri motivi, e di un clamoroso errore di mira. Tutte le persone sotto inchiesta hanno notevole dimestichezza con l'uso delle rivoltelle Marta Russo, 22 anni, uccisa all'università

Persone citate: Giorgio Tecce, Marta Russo

Luoghi citati: Roma