Ingegnere battezza i viadotti con i nomi di moglie e figlie

Ingegnere battezza i con i nomi di moglie e figlie Proteste contro il direttore della Sciacca-Palermo Ingegnere battezza i con i nomi di moglie e figlie PALERMO. L'ingegnere Giuseppe Giacone, progettista e direttore dei lavori della strada veloce Palermo-Sciacca, ha pensato bene di intitolare alla moglie e alle due figlie tre viadotti, compresi nell'ultimo lotto interessato dai lavori fra Portella della Paglia e lo svincolo per Piana degli Albanesi. Una decisione che ha scatenato una vera e propria guerra dei viadotti. Le tabelle con le scritte «Viadotto del Mario», «La Daniela» e «Sant'Elisabetta» sono state già collocate sui rispettivi ponti, ma la scelta non è ovviamente piaciuta ai dirigenti dell'associazione Pro .Tato (la prò loco di San Giuseppe Jato e San Cipirello), che hanno immediatamente inviato una nota ai sindaci di Piana degli Albanesi, Monreale e San Giuseppe Jato, all'assessore provinciale ai Lavori Pubblici e allo stesso ingegnere Giacone. Nel documento si chiede che siano assegnati ai viadotti nomi che abbiano «almeno un collegamento con la toponomastica pre-esistente del territorio». Sulla base di studi dell'ingegnere Gioacchino Nania, la Pro Jato ha proposto che il «Viadotto del Mario» prenda il nome originario albanese di «Maja e Pelavet» e che gli altri tre, «Sant'Elisabetta», «Cieco» e «La Daniela», siano denominati rispettivamente «Mirabella», «Fratantoni», e«Scala della Targia». Un'ultima proposta riguarda, infine, il «Viadotto ginestra», di cui si chiede la modifica in «Portella della Ginestra» per «il particolare significato che riveste in relazione alla strage avvenuta il primo maggio 1947», da parte di bande che facevano riferimento al bandito Salvatore Giuliano. lAnsal

Persone citate: Giacone, Gioacchino Nania, Giuseppe Giacone, Maja, Mirabella, Salvatore Giuliano

Luoghi citati: Monreale, Palermo, Piana Degli Albanesi, San Cipirello, San Giuseppe Jato