Tv, Cecchi Cori contro Meccanico di Ugo Bertone
Tv, Cecchi Cori contro Meccanico Oggi il disegno di legge a Palazzo Madama. «Si rischia l'oligopolio perenne» Tv, Cecchi Cori contro Meccanico «Bene iprincipi ma troppe norme transitorie» MILANO. «Altro che regalo a Cecchi Gori. E' una legge che, forse, ci darà qualcosa, ma in cambio rischia di congelare a tempo indefinito la situazione, a vantaggio dell'oligopolio». Non usa mezze misure Francesco Nespega, amministratore delegato di Cecchi Gori Communications, alla vigilia dell'esordio in aula, a Palazzo Madama, del disegno di legge Maccanico. Eppure la concorrenza, Mediaset in testa, sottolinea che i regali ci sono, a partire dalle frequenze... «Sta prevalendo la logica del gambero ribatte Nespega -, si fa un passo avanti e due indietro. Si affermano principi corretti, liberali, poi si introducono norme transitorie che annacquano, negano, condizionano e rinviano le affermazioni generali». «Una legge che rischia d'esser liberticida - rincara la misura Annibale Pepe, responsabile per i rappoprti esterni del gruppo -. Capita, del resto, che si parli di emittenza televisiva in corrispondenza della Bicamerale. E sappiamo benissimo chi è il principale interlocutore di D'Alema per la Bicamerale...». Alla vigilia del dibattito parlamentare, insomma, la legge Maccanico trova nuovi oppositori anche nel campo dei potenziali «beneficati», come Tmc (in forte crescita pubblicitaria, il 30%, ma che accusa pur sempre 60 miliardi di perdite su 180 di fatturato previsto nel '97). E la cosa non deve sorprendere più di tanto se si pensa che nel travaglio in Commissione, durato, guarda caso, nove mesi, la creatura di Maccanico ha subito continue e cospicue modifiche. Anche in aula il destino del provvedimento non sembra dei più agevoli a giudicare dalle premesse. Sulla strada della legge ci sono, infatti, 3300 emenda¬ menti che provengono in massima parte dalla Lega Nord. Ma, assicura il senatore del Carroccio Roberto Castelli, questa raffica di proposte non sta a significare una posizione di chiusura. «La questione è ancora aperta - commenta Castelli -. Certo, se tutti i nostri emendamenti verranno segati...». «Il testo del ministro Maccanico - ribatte il sottosegretario alle Poste, il popolare Michele Lauria - è il più equilibrato e responsabile e tiene conto del lungo lavoro svolto nella Commissione di merito. Il governo non cerca lo scontro con nessuna parte politica, anche se non ignora che ci sono valutazioni differenti». Ma il clima è ben diverso, rispetto a nove mesi fa. «Allora - spiega Riccardo De Corato di An, capogruppo in commissione e prossimo vicesindaco di Milano - quella legge aveva il solo scopo di mette- re in ginocchio Mediaset e non toccare gli assetti Rai. Adesso si sono fatti grandi passi in avanti». Sono proprio «quei passi in avanti» ad aver sollevato le obiezioni del gruppo Cecchi Gori. «Noi - ammonisce Pepe parliamo come impresa e non come forza politica. Cecchi Gori, da senatore, non si occupa della sua azienda, ma dell'interesse generale». «Noi chiediamo - aggiunge Nespega - di esser messi in condizione di coprire il Paese. Poi, che finisca l'illegalità di Telepiù, sancita anche dalla Corte Costituzionale». La legge, per la verità, garantisce tetti al possesso di tv e mette in guardia contro la «posizione dominante» di un solo gruppo; fissa anche limiti al controllo della pubblicità e prevede un piano frequenze che ristabilisca condizioni di parità per tutti. Ma, avvertono in coro gli uomini di Cecchi Gori, questi principi rischiano di esser rinviati di anni dalle «norme transitorie» introdotte a vantaggio di Mediaset. E' battaglia, insomma. Di vita o di morte. Cecchi Gori, infatti, è vicino ad un'intesa con un partner bancario (probabilmente l'americana Merril Lynch) ma, conclude Nespega, «prima di proporre investimenti ad eventuali alleati dobbiamo vedere che cosa stabilirà la legge Maccanico». Ugo Bertone Mario Cecchi Gori proprietario di Telemontecarlo
Luoghi citati: Milano, Telemontecarlo
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Non si mangia il gelato in boutique
- Particolare significato oggi nelle celebrazioni del 25 aprile
- Le posizioni dei partiti per il divorzio
- Divorzio e governo
- Muore per pratiche illecite e la portano via nel tappeto
- Hanno detto al medico "E* morta nel sonno,,
- Nascita di Marconi
- Totti nemmeno convocato, Bobo Ú in dubbio
- Come trattare sul divorzio
- Grazie Juve, grazie Brady
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Tre domande a Capanna
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- Ticino, la minaccia è svizzera
- un po'di fantascienza
- Internet, istruzioni per l'uso
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Barlassina resterà ancora tre anni «II tempo per scalare la serie B»
- Non si mangia il gelato in boutique
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Grazie Juve, grazie Brady
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy