Nasce Federsex, l'antimaniaci di Flavia Amabile

«Luce fortissima, musiche mai ascoltate: e poi il film della nostra vita» Tra gli associati, 45 club prive e venti sexy shop garantiti «sicuri» Nasce Federsex, Kantimaniaci Sindacato per proteggere locali e clienti ROMA. Contro pedofili, futuri stupratori, maniaci e disturbatori di ogni genere e vizio, il mondo del sesso ha deciso di organizzarsi: ha creato la Federsex. Come la Federcasalinghe o la Federconsorzi, proteggerà e rappresenterà i suoi associati. Come un sindacato, lotterà per difendere i loro diritti in ogni sede. Più di una federazione e di un sindacato, piuttosto come un marchio Doc, sarà una garanzia di qualità e serietà. Da una settimana esatta è stata inaugurata a Roma la sede del Centro-Sud Italia, nei prossimi giorni accadrà lo stesso anche a Milano. Si completerà così una sorta di incubazione durata all'incirca un anno e mezzo. Era l'inizio del '96 quando alcuni locali del Nord Italia decisero di creare un ente per tutelare i propri clienti. Passo dopo passo, contatto dopo contatto, incontro dopo incontro, l'ente è diventato la Federsex, una realtà che ha al suo attivo 45 club prive già associati in tutt'Italia e una ventina di sexy-shop. In totale, sono circa 200 i club prive italiani e 150 mila i clienti tesserati. L'obiettivo della Federsex è di arrivare entro la fine dell'anno a rappresentarne metà. E di inserire nella rete anche le videoteche, e qualsiasi esercizio che abbia che fare con il mondo del sesso. «Un obiettivo raggiungibile senza grandi difficoltà - spiega Augusto Pistilli, dirigente nazionale - abbiamo già superato la fase più difficile: far aderire le maggiori associazioni». In lista d'attesa vi sono, infatti, già una ventina di richieste di affiliazione. Verranno accettate soltanto dopo aver effettuato i controlli necessari sulla fedina penale, e, in generale, sulle attività del titolare del club. I locali associati - si tratti di clubs prive o di sexi-shops sono già riconoscibili dal logo adesivo posto all'ingresso. E' quello il marchio di garanzia e al tempo stesso la chiave d'accesso per i soci all'intera rete di locali. La tessera emessa da un club di Napoli è identica a quella di un club di Milano e spalanca al suo titolare indifferentemente le porte del locale di Milano, di Napoli o di un altro qualsiasi aderente alla federazione. Unificate anche le domande di ammissione dei soci, i regolamenti interni dei locali, il codice di comportamento e i compensi di coloro che si esibiscono durante le serate. Dal prossimo anno le tessere saranno magnetiche. Questo vorrà dire inserire i dati dei clienti in una banca dati di proprietà della Federsex. «Un altro passo avanti verso la trasparenza - afferma Augusto Pistilli - senza rinunciare al diritto alla privacy degli associati: per accedere la polizia avrà bisogno di un mandato particolare». Pulizia e trasparenza sono le parole d'ordine, spiegano alla Federsex. Soltanto attraverso una rigida selezione, l'ente può svolgere a pieno di¬ ritto il suo ruolo, e condurre le sue lotte a difesa degli associati. Oggi, ad esempio, i dirigenti si riuniranno in consiglio per discutere le misure da prendere per rispondere a alcune perquisizioni avvenute nei mesi scorsi in due club prive di Verona e Firenze, e considerate un po' sopra le righe dai titolari dei locali. Le forze dell'ordine hanno infatti fotografato e schedato tutte le persone trovate al loro interno, e prodotto due denunce e una relazione di oltre cinquanta pagine, anche se - assicurano i titolari nulla di illegale stava avvenendo nei locali. Sulla decisione di oggi e sulle sue conseguenze si misureranno per la prima volta i muscoli della Federsex, la loro capacità di duellare con le istituzioni per garantire agli associati «il diritto di fare ciò che gli pare». Flavia Amabile Il marchio Doc già compare su alcuni circoli del sesso La pornostar Jessica Rizzo

Persone citate: Augusto Pistilli, Jessica Rizzo