Blair apre anche ai nordirlandesi

In trappola nella toilette hi-tech LONDRA Dopo l'offerta di referendum alla Scozia il premier rilancia la pace in Ulster Blair apre anche ai nordirlandesi «Pronto a trattare colSinn Féin, non chiedo tregue» LONDRA. Anche per l'Ulster esiste una «cura Blair»; e ieri il premier britannico, a Belfast nel suo primo impegno fuori Londra, ha offerto al Sinn Féin il braccio politico dell'Ira - un compromesso per ricondurre le forze nazionaliste cattoliche al tavolo delle trattative. Ha infatti autorizzato nuovi contatti politici a livello governativo, anche senza una tregua formale da parte dell'Ira. «Sono disposto a permettere che i miei funzionari incontrino 0 Sinn Féin - ha detto Blair - a condizione che gli eventi, qui e altrove, non lo rendano impossibile». Finora Londra pretendeva un fermo impegno dell'Ira prima di qualsiasi contatto formale con il Sinn Féin. La decisione era stata presa nel febbraio 1996 all'indomani dell'esplosione delle Docklands di Londra con cui l'Ira aveva clamorosamente posto fine a una tregua durata 17 mesi. Ma la disponibilità di Blair ad aprire un nuovo dialogo con i nazionalisti dell'Ulster non significa una loro diretta ammissione al negoziato di pace, che riprenderà il 3 giugno. Ma l'invito del premier è pressante: «Il treno dell'accordo è in partenza. Vi voglio su quel treno. Ma partirà comunque e non consentirò che stia ad aspettarvi. Non potete più ricattare il processo di pace». La risposta non si è fatta attendere. «Il nostro rinnovato mandato democratico richiede un nostro coinvolgimento nel dialogo alla pari con gli altri partiti», ha detto Martin McGuinness, eletto con Gerry Il premier britan co Blair Adams al Parlamento di Westminster dove non è finora entrato poiché rifiuta il giuramento alla regina. Un portavoce ha aggiunto che il Sinn Féin non chiederà all'Ira di decidere una tregua fino a quando non sarà invitato al negoziato senza precondizioni. Di più Blair non poteva, come ha dimostrato la continua necessità di rassicurare gli unionisti protestanti, con la promessa che il negoziato non metterà la provincia «sullo scivoloso pendio di un'Irlanda unificata». La britannicità dell'Ulster, ha aggiunto, è un punto fermo. [f. gal.] Il premier britannico Blair

Persone citate: Blair Adams, Martin Mcguinness