Il ritiro del «pizzo» finisce nel sangue di Fabio Albanese

Torino: amica di Salvador Dali, ha tenuto il segreto per 50 anni dopo aver avuto l'amnistia per l'accusa di collaborazionismo Siracusa: il giovane, dopo aver ritirato la busta con un milione, non si è fermato all'alt degli agenti Il ritiro del «pino» finisce nel sangue Esattore del racket ucciso durante una colluttazione con la polizia SIRACUSA. Il questore parla di «episodio disgraziato» mentre già si sono innescate le prime polemiche. La morte di un giovane esattore del «pizzo», ucciso giovedì notte da un agente che stava tentando di arrestarlo, ha riaperto in maniera drammatica il dibattito sulla lotta al racket delle estorsioni. E' già stata presentata un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno, mentre le associazioni ariti estorsione rilanciano l'allarme e sottolineano lo scarso impegno dello Stato nel combattere il fenomeno. I fatti, secondo la ricostruzione della quescura. Erano le 22,50 di giovedì. Davanti a un distributore di benzina di Cassibile, frazione di Siracusa, Giordano Cappello, 20 anni, piccoli precedenti penali per estorsione e furto, si ferma col suo scooter, prende una busta con dentro un milione e riparte proprio mentre un poliziotto gli impone di fermarsi. Il giovane accelera, prova la fuga tentando di investire un agente che spara due colpi di pistola in aria mentre lo scooter si infila in una via laterale. Qui c'è però appostato un altro poliziotto, pistola in pugno. Il giovane tenta di investire anche lui, ma l'agente è più svelto e 10 tira giù dal motorino. Nasce una colluttazione durante la quale parte un colpo dalla pistola del poliziotto: 11 proiettile prima sfiora lo stesso agente, poi raggiunge al volto Cappello che cade per terra. Sono gli agenti a soccorrerlo e con un'ambulanza a farlo traspor¬ tare all'ospedale di Avola, che dista solo pochi chilometri. Ma il giovane vi giunge morto. In ospedale finiscono anche tre poliziotti, tra loro l'agente che ha sparato a Cappello e che avrebbe una frattura a un dito della mano che impugnava la pistola, oltre alla ferita provocata dal proiettile che lo ha sfiorato. Stando a quanto riferito dal questore di Siracusa, Michele Capomacchia, il gruppo di agenti in borghese, con due auto civetta, si era appostato nei pressi del distributore di Cassibile proprio perché aveva saputo che a quell'ora qualcuno avrebbe ritirato il denaro di un'estorsione. Dunque gli agenti aspettavano l'esattore. Difficile dire se la reazione di Cappello fosse stata prevista dai poliziotti, difficile dire anche se i fatti si siano svolti esattamente come ricostruiti dalla polizia. Un'inchiesta della procura della Repubblica, affidata al sostituto Stefano Ancillotto, dovrà chiarire dubbi e perplessità. Il senatore Luigi Caruso, avvoca¬ to, unico parlamentare del gruppo Fiamma-Movimento Sociale, ha già presentato un'interrogazione al ministro dell'Interno Napolitano nella quale ipotizza una diversa ricostruzione dei fatti, chiede per quale motivo il corpo di Cappello sia stato rimosso «benché morto sul colpo» e quale sia l'addestramento per operazioni di questo tipo. Il coordinatore delle associazioni antiracket della provincia di Siracusa, Antonio Maiorca, suggerisce di utilizzare la telecamera all'infrarosso piuttosto che agenti appostati nel buio: «Di fronte a fatti del genere - dice - c'è grande scoramento, per una giovane vita bruciata e per la sensazione che i metodi di contrasto vadano affinati». E il coordinatore di Sos Impresa, Lino Busa, dice: «Le forze dell'ordine, mentre ottengono risultati importanti nella lotta ai vertici del grande crimine, appaiono in difficoltà nell'azione di prevenzione». Fabio Albanese Una volante della polizia durante un controllo

Persone citate: Antonio Maiorca, Giordano Cappello, Lino Busa, Luigi Caruso, Michele Capomacchia, Napolitano, Stefano Ancillotto

Luoghi citati: Siracusa