Prodi contestato a Belluno

Prodi contestalo a Belluno Prodi contestalo a Belluno Dalla Lega. Il premier: pagliacciate BELLUNO. Movimentata dalle contestazioni la visita a Belluno di Romano Prodi, giunto in città per la cerimonia del 50° anniversario della consegna della medaglia d'oro al valor militare nella lotta di liberazione. Appena entrato nello studio del sindaco Maurizio Fistarol, il presidente del Consiglio è stato contestato da due rappresentanti della Lega, il sen. Donato Manfroi e il consigliere regionale Franco Roccon che, avvolti dal gonfalone di San Marco, hanno tentato a loro volta di entrare nello studio, subito fermati dai funzio¬ nari di polizia. I due rappresentanti della Lega Nord hanno subito inveito: «Questa è la terra del Veneto, questa è la bandiera del Veneto. Non siamo schiavi di nessuno. Dignità». E Prodi, facendo il gesto di andarsene, ha subito replicato: «Sono pagliacciate, non siamo qui per fare pubblicità». Poi è tornato a sedersi tranquillamente, mentre i due esponenti del Carroccio hanno continuato a protestare vivacemente: «Questo è uno Stato dittatoriale, di polizia. Non è possibile che due rappresen¬ tanti del popolo vengano fermati e non possano entrare nella casa del popolo». Dopo il breve incontro con il sindaco, Prodi è uscito dal municipio per recarsi ai teatro municipale per la manifestazione ufficiale. Ma al suo arrivo di fronte al teatro, ha trovato ad attenderlo altri contestatori: da una parte alcune decine di leghisti, dall'altra simpatizzanti di Forza Italia e di An che lo hanno fischiato ripetutamente gridandogli «a casa, a casa». Il presidente del Consiglio,-imperterrito, ha passato in rassegna un picchetto di al- pini ricevendo alcuni applausi da un'altra parte della piazza. Una persona ha anche cercato di avvicinarsi a Prodi, subito bloccata dal servizio di sicurezza. I fischi e le contestazioni, comunque, non hanno turbato il presidente del Consiglio. Che più tardi si è lasciato andare a un caustico commento: «Non sono preoccupato. Non dimentichiamo che qui due settimane fa l'Ulivo ha preso due terzi dei voti. Quindi, questi sono fischi un po' di rabbia e un po' di nostalgia. Di fischi così ne voglio tanti, tanti». Infine una battuta. Prodi ha detto di essersi sorpreso quando, sceso dall'elicottero ho visto un cartello "ben venuto in Padania": «ho avuto qualche dubbio , perché essere accolti da un cartello come quello significa che forse dobbiamo un po' ricollocare la nostra struttura mentale». [AdnKronos] Il presidente del Consiglio Romano Prodi: il suo governo ha appena compiuto un anno di vita

Persone citate: Donato Manfroi, Franco Roccon, Maurizio Fistarol, Prodi, Romano Prodi

Luoghi citati: Belluno, Veneto