Nordio «Critiche infondate »
Nordio: «Critiche infondute Nordio: «Critiche infondute » «Qualcuno non vuol arrendersi al giusto primato della politica» ROMA. Mentre infuriano le polemiche seguite alle dichiarazioni rilasciate nella giornata di giovedì dal pubblico ministero di Milano Francesco Greco (nel mirino del magistrato il controverso progetto di riforma dell'articolo 513), anche il sostituto procuratore di Venezia Carlo Nordio prende posizione contro il collega milanese, le cui dichiarazioni afferma di «non condividere minimamente». «Alcuni di noi - ha commentato ieri in un'intervista rilasciata al Gr Rai non si vogliono rassegnare a un principio fondamentale, quello del primato della politica». Ma l'intervento di Nordio non si esaurisce in questa battuta. Il magistrato di Venezia - titolare delle inchieste sulle Coop «rosse» - denuncia anche una sorta di «delirio autocelebrativo» per l'atteggiamento assunto da una parte dei suoi colleghi: «Sono convinto che se continua così meriteremo una dura lezione da parte della politica, che oggi è in grado di impartircela». Fra l'altro, sempre secondo Nordio, le critiche di Greco condivise «nella sostanza» anche dal procuratore di Milano Francesco Saverio Borrelli appaiono del tutto ingiustificate: «Governo e Parlamento non stanno sabotando la giustizia», semmai «stanno cercando di stabilire un minimo di civiltà giuridica». E ancora: «Da qualche anno abbiamo assunto un ruolo politico che prima o dopo dobbiamo dismettere», [r. i.] Il giudice veneziano Carlo Nordio
Persone citate: Carlo Nordio, Francesco Greco, Francesco Saverio Borrelli, Greco, Nordio
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