Blair fa subito un regalo a Braveheart di Fabio Galvano

Blair fa subito un regalo a Braveheart Dura opposizione dei conservatori e dei liberaldemocratici: così si rischia di smembrare il Paese Blair fa subito un regalo a Braveheart Referendum per istituire assemblee in Scozia e Galles LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE A 24 ore dal discorso con cui la regina Elisabetta ha enunciato il programma legislativo del governo laburista, il primo di quei progetti di legge è stato presentato e passato in prima lettura ai Comuni. E' quello sui referendum che nelle intenzioni di Tony Blair porteranno a una rivoluzione costituzionale, con una forma di autonomia per la Scozia e il Galles: la «devolution», fatta di assemblee autonome che nel caso della Scozia potrebbero anche avere un potere impositivo, contro cui invano il vecchio governo conservatore si era battuto vedendovi il primo passo di uno sgretolamento dell'Unione. Ma se al sogno dei Braveheart di oggi il New Labour regala la prima delle sue leggi, a conferma delle sue promesse elettorali, la luna di miele del governo con il Paese ha conosciuto a due settimane dalla vittoria di Blair il primo sussulto, con il no della British Telecom e dell'autorità aeroportuale Baa al progetto di una tassa speciale sulle industrie privatizzate per finanziare programmi contro la disoccupazione giovanile. «Un balzello illega¬ le», proclamano i presidenti dei due colossi: «Se necessario andremo in tribunale, qui o in Europa». Replica il governo: «E' incredibile - ha detto un portavoce - che qualcuno non abbia ancora capito che disponiamo del mandato per quell'imposizione». Blair mostrerà i denti? E' il conflitto fra passato e presente. Lo stesso che ha spinto il governo laburista, in evidente polemica con la decisione presa nel 1984 da Maggie Thatcher, a consentire ieri l'iscrizione al sindacato dei 4900 dipendenti del segretissimo centro d'ascolto di Cheltenham, quello che i giornali inglesi chiamano «il quartier gene¬ rale delle spie», dove vengono raccolti e decodificati segnali di satelliti e intercettazioni. La Thatcher agì forse, per motivi di sicurezza, spinta da Reagan. «Si trattava di rimediare a un torto», ha detto il ministro degli Esteri Robin Cook. Ed è stato un punto per Blair, per pareggiare il punto vinto dai con¬ servatori con i dati sull'inflazione, scesa ad aprile al 2,5% e cioè entro i limiti che Major aveva fissato. Ma ieri era la giornata della «devolution», che tra referendum e istituzione dei Parlamenti regionali costerà 50 milioni di sterline, 140 miliardi di lire. Prevede due domande per gli scozzesi (se vogliano o no un loro Parlamento, e se questo dovrà avere poteri impositivi) e una sola per i gallesi (la prima). I tempi previsti sono strettissimi: una seconda lettura ai Comuni (con voto) la settimana prossima, le fasi finali alla fine del mese con un monito ai Lord a non fare ostruzionismo poiché si tratta di legge procedurale inclusa nel manifesto elettorale laburista. La promulgazione della regina è prevista prima della fine di luglio, con il referendum scozzese 1' 11 o 18 settembre, quello gallese il 25. Basterà la maggioranza semplice, per evitare il «nulla di fatto» del 1979 quando la «devolution» scozzese mancò l'obiettivo minimo del 40% di aventi diritto al voto. E poi via, in caso di vittoria del sì, allo Scotland Bill e al Wales Bill, che saranno discussi a partire da novembre e approvati entro la primavera prossima, in vista delle elezioni parlamentari scozzesi e gallesi nel maggio 1999. Un percorso lungo, ma con un governo che indica di non voler perdere tempo. E infatti ieri è venuto dal vertice un ordine perentorio per le truppe parlamentari: poche chiacchiere, bando ai distinguo, votate secondo una rigida linea di partito. E ci saranno controlli severi. E' il rullo compressore di Blair, quello che molti sospettavano e si aspettavano, applicato alla sua politica più controversa. Fabio Galvano L'attore Sean Connery ha dato il suo sostegno alla causa degli Indipendentisti scozzesi

Persone citate: Elisabetta, Maggie Thatcher, Paese Blair, Reagan, Robin Cook, Sean Connery, Thatcher, Tony Blair, Wales Bill

Luoghi citati: Europa, Galles, Londra, Scozia