L'Italia a rimorchio del resto d'Europa

L'Italia a rimorchio del resto d'Europa L'Italia a rimorchio del resto d'Europa Tra spreco di risorse e carenza di investimenti pubblici e privati IN Italia le risorse investite nella ricerca scientifica biomedica sono ancora insufficienti, inferiori a quelle di altri Paesi Europei. In effetti, dipendiamo da altri, in misura considerevole, per prodotti della biotecnologia e grandi apparecchiature, oltre che per l'elaborazione di programmi avanzati di ricerca e di rinnovamento. Questo handicap è anche la conseguenza del fatto che la nostra industria ha spesso trascurato il settore sanitario e farmaceutico, non investendo nella ricerca di nuovi prodotti e nuove apparecchiature. Il cammino verso l'Europa è dunque ancora in salita anche in questo settore. Le ragioni tuttavia non sono soltanto di natura finanziaria o di scelta di spazi industriali. Alla carenza di investimenti pubblici e privati, si sommano un notevole spreco nella distribuzione delle risorse e alcune gravi deficienze nella programmazio- Manca il controllo dei risultati delle ricerche finanziate con fondi statali ne della ricerca sia sperimentale sia clinica e soprattutto nel controllo dei risultati. Il problema concerne - oltre che la mancanza di un sistema obiettivo, quale il cosiddetto criterio dei «peer reviewers» nell'assegnazione delle risorse da parte degli Enti pubblici - il controllo dei risultati, cioè un'importante funzione che in pratica è ignorata in Italia. In altri Paesi, il controllo dei risultati e dei prodotti ottenuti con le risorse assegnate a enti pubblici per la ricerca è di pertinenza del Parlamento o dell'esecutivo, le cui commissioni intervengono direttamente e drasticamente quando riscontrano carenza o inesattezza di risultati. Negli Stati Uniti è ormai codificato un reato: la frode scientifica. La sostanza del problema riguarda inoltre l'identificazione di ricercatori validi ed affidabili e la possibilità di arruolarli. Le assunzioni del passato, senza adeguata selezione e spesso favorite da dispositivi di legge, hanno provocato negli Enti pubblici mancanza di turnover ed aumento dell'età media dei ricercatori, frustrazioni e assenza di stimoli oltre che carenza di nuovi posti per i giovani. Nonostante la situazione «ambientale» sopradescritta, sono noti alcuni eccellenti risultati scientifici della ricerca sperimentale e cli¬ nica, concepita e svolta in Italia, a partire dagli Anni 60. Questi risultati, originariamente isolati in qualche centro, si sono progressivamente ampliati, particolarmente dopo l'inizio dei progetti finalizzati del Cnr e l'impegno, consistente anche in termini finanziari, dell'Aire e, più recentemente, di altre «charity foundations» come Telethon, oltreché la buona gestione del progetto di ricerca Aids da parte dell'Istituto superiore di sanità realizzata in questi ultimi anni. Una riflessione per i nostri politici: risorse destinate alla ricerca di livello europeo, controlli efficienti e reclutamento più selettivo dei ricercatori arricchirebbero notevolmente la ricerca biomedica italiana portandola ad un livello più competitivo rispetto agli altri grandi Paesi Europei. Felice Gavosto Ircc, Candido Negli Stati Uniti i cuccioli sono utilizzati per alleviare lo stress dei lungodegenti zioni ed oggi questa co-terapia viene utilizzata con successo sia nei pazienti con handicap motorio-sensoriale sia in pazienti psicotici. In quest'ultima patologia può agire facendo riacquisire abilità cognitive attraverso il feed-back (effetto impulso-risposta) fornito dagli animali. Questi attivano risposte nell'uomo per mezzo della loro gestione quotidiana e con reazioni emotive grazie all'interazione tra esseri viventi con linguaggi diversi. Il rapporto può avvenire non solo con cani AN6MAL1 IN FOTO Il meglio della fotografia naturalistica mondiale è in mostra fino al 25 maggio nella sala convegni del Parco La Mandria a Venaria (Torino). Si tratta di 85 immagini selezionate fra le 17 mila pervenute da 64 paesi agli organizzatori, il Museo di Storia Naturale di Londra e la Bbc. La mostra, «Wildlife Photographer of the year», viene per la prima volta in Italia, e si svolge nell'ambito della Festa nazionale dei parchi. L'iniziativa è promossa dalla Provincia di Torino e dalla Regione Piemonte. Tra il resto è in programma una multivisione di Mario Ghiretti su testi di Giorgio Celli sul tema: «Animali, specchio dell'uomo». L'insieme delle mostre alla Mandria compone un ampio progetto per le scuole, con distribuzione di materiale didattico e un concorso, riservato agli studenti, con in palio un weekend a Londra per due persone. Domenica 18 maggio grande Festa della Natura e incontro (alle 15), con i migliori fotografi della Siaf che insegneranno come fotografare gli animali. Informazioni 011/68.28.712. e gatti, ma anche conigli, delfini, anatroccoli, cavalli, pesci ed uccelli. E' stato testato l'effetto bradicardizzante (rallentamento del battito cardiaco) ed ipotensivo sulla pressione sanguigna. Il gioco e la cura degli animali riduce l'ansia, facilitando i contatti sociali di persone sole, rompendo il loro isolamento. Coccole e carezze sono piacevoli da scambiare con soggetti che trasmettono tenerezza come i cuccioli in generale; ma anche l'impegno per la somministrazione del cibo, la pulizia del loro ambiente e il controllo della salute possono restituire alle persone la consapevolezza della loro individualità, in quanto si sentono utili e sanno di poter contare per qualcuno. Specialmente negli Stati Uniti alcuni animali sono stati avvicinati a strutture ospedaliere per malattie a lunga degenza, come per malati di Aids, sempre con effetti incoraggianti. Molti contatti di Pet Therapy si sono invece attuati nel nostro Paese nel mondo degli anziani. Questo dolce approccio delle persone anziane molte volte sole o chiuse in se stesse può offrire compagnia, un'attenzione maggiore alla vita, una responsabilità ed una profonda soddisfazione. L'interazione aumenta anche l'autostima combattendo gli agenti stressanti puramente psicologici, regalando momenti di allegria e distogliendo la persona da problemi ossessivi. L'animale ha un comportamento disinteressato ma accondiscendente ed è pronto a fornire affetto rispondendo alle nostre richieste, rimanendoci vicino in qualsiasi circostanza. Gli psicologi affermano che anche se non si stabilisce con l'animale un contatto fisico è sufficiente la sua presenza nell'ambiente dell'uomo per determinare un effetto rilassante. Da non dimenticare il benessere psichico e fisico creato dal contatto tra bambini e animali che favorisce una crescita equilibrata con conoscenza e rispetto migliore del mondo circostante. Sarà legalizzata l'introduzione dei piccoli animali anche nelle carceri come deterrente sui detenuti più violenti ma anche come tentativo di riabilitazione. Che possano riuscire pesci ed uccellini dove non è riuscito l'uomo? Marco Buri I giardini storici dimenticati ■ giardini storici sono una I parte importante del nostro I patrimonio d'arte ma purtroppo non sono abbastanza conosciuti, tutelati e valorizzati. Molti giardini di eccezionale pregio dal punto di vista compositivo o botanico sono in cattive condizioni per scarsa o inadeguata manutenzione. Emblematico, in Piemonte, è il caso del Parco del Castello di Racconigi, esteso su di una superficie di oltre 170 ettari. La sua importanza deriva dal contributo dato nella seconda metà del XVII secolo dall'illustre architetto francese André Le Notre che realizzò anche i giardini annessi alla reggia di Versailles e di Vaux-le-Vicomte. L'impostazione formale tipica dello stile francese fu in gran parte modificata nel 1787 dal Pregliasco, che, su indicazione della principessa Giuseppina di Lorena, fece suoi i nuovi criteri progettuali propri dello stile paesaggistico inglese. Una ulteriore consistente modificazione fu apportata nella prima metà dell'Ottocento in epoca carloalbertina da parte dell'architetto Xavier Kurten che eliminò ogni traccia di elemento formale impostando il parco in base al gusto romantico in voga all'epoca. Il lungo periodo di disinteresse seguito alla seconda guerra mondiale, fino alla definitiva acquisizione da parte dello Stato italiano, ha comportato danni gravi, con un progressivo inselvatichimento delle aree a bosco e la conseguente perdita dell'impostazione originaria. Gli interventi da alcuni anni intrapresi dalla Soprintendenza ai Beni architettonici ed ambientali del Piemonte hanno consentito di riportare all'antico splendore il complesso delle Margherie e in particolare le Serre dei fiori e degli agrumi progettate dall'architetto Carlo Sada. Anche la rete idrica, comprendente i bacini dal contorno irregolare e sinuoso voluti per lo svago dei reali e della corte, è in fase avanzata di ripristino. Grande importanza ha la realizzazione di un piano generale di ripiantamento degli esemplari arborei costituenti il parco, allo scopo di sostituire quelli morti, deperienti o in precarie condizioni di stabilità. Nell'Italia centrale uno degli esempi più interessanti di parco storico è il «Sacro bosco di Bomarzo». Nel XVI secolo il principe Vicino Orsini, staccandosi dalle regole di geometria e simmetria proprie del giardino all'italiana, realizzò un giardino popolato da gigantesche statue raffiguranti animali, mostri o realtà puramente fantastiche. Pur nel lodevole tentativo di far rivivere il parco grazie agli sforzi degli attuali proprietari volti a permettere una appropriata fruizione pubblica, il bosco necessita di una attenta opera di restauro vegetazionale che porti ad individuare le specie estranee all'impostazione originaria e consenta nuovamente di percepire quell'atmosfera di mistero e di sorpresa che il bosco nel passato trasmetteva ai visitatori. Anche nell'Italia meridionale numerosi sono i giardini di pregio in precarie condizioni di manutenzione. Villa Trabia a Palermo ne è un esempio. La straordinaria ricchezza botanica caratterizzante il giardino nei decenni passati, resa possibile anche grazie alle favorevoli condizioni climatiche del luogo, è progressivamente venuta meno a seguito di cure non adeguate. A testimonianza dello splendore passato del parco rimangono ancora monumentali esemplari arborei di Ficus magnoliodes localizzati in prossimità della villa e nel fitto della vegetazione del bosco. Le tematiche relative al giardino storico nei suoi più vari aspetti, che hanno dato origine a un progetto finalizzato del Consiglio nazionale delle ricerche, saranno al centro di un incontro che si terrà a Torino il 23 maggio, organizzato dalla Scuola di specializzazione in «Parchi e giardini» della facoltà di Agraria insieme alla facoltà di Scienze della Formazione, con l'intento di approfondire gli aspetti legati all'uso delle forme e dei colori nella composizione del giardino analizzandone gli aspetti tecnico-scientifici parallelamente a quelli estetico- filosofici. Per informazioni, tel. 011-729496. Elena Accati Università di Torino

Persone citate: André, Carlo Sada, Elena Accati, Felice Gavosto, Giorgio Celli, Le Notre, Mario Ghiretti, Orsini, Pregliasco, Xavier Kurten