SE DORIS LESSING AMA I SINGLES di Stefano Bartezzaghi

SE DORIS LESSING AMAI SINGLES SE DORIS LESSING AMAI SINGLES f.<,,««*AMO Scrivete a: Stefano Bartezzaghi «La posta in gioco» La Stampa - Tuttolibri via Marenco 32 10126 Torino Di ER mandare un messaggio cifrato - cose da dilettanti, I s'intende - si potrebbe incominciare con due frasi: Tiziano fa notizia e Doris I^essing ama i singles. In queste due frasi è contenuta la chiave che, applicata alla lista di nomi che seguono, svela l'identità dei personaggi a cui si riferisce il messaggio. Aghi Casìr: probabile complice di Ali Agca. Rainindù: Città nepalese famosa per le piogge. Talibar: Locale afgano da cui sono assolutamente bandite le bevande alcoliche. Amarot: Fernet friulano. Ezro Drìgu: Poeta romeno simpatizzante della Guardia di Ferro. Palàss Urbani: Scherzoso nome dialettale della sede del Comando della polizia municipale milanese. Fighedda: In Sicilia, uomo debole ed effeminato. (El) Pincho: Guerrigliero boli¬ viano, caduto al fianco di Ernesto «Che» Guevara. Dobbiamo questi esempi all'inventiva di Pier Antonio Parisotto (Schio VI) che gioca, come suggerivo qualche rubrica fa, a scrivere parole attorno al quadrante (peraltro rotondo) dell'orologio: «Around the clock», dice lui, cosmopolita (Giuliano Giunchi. Piovera AL, invece parla di «gioco del rotore», e vedremo perché in una prossima puntata). Vado di fretta: per questa settimana faccio solo notare che TIZIAno fa noTIZIA, che la LESsing ama i singLES, e che con lo stesso procedimento si decrittano i personaggi elencati sopra. Non satollo di tante esotiche stravaganze, infatti, Parisotto propone poi un altro gioco, del tutto diverso, e mi rende necessario passare dal palo alla frasca. In molte città esiste una via XXV Aprile, dice Parisotto, ma a Schio c'è la via XXIX Aprile, perché la Liberazione ha tardato quattro giorni. Ogni luogo, insomma, ha le sue date. Ma sarà anche vero che ogni data ha il suo luogo? Avete già capito: Parisotto propone di cercare negli stradari delle città italiane (e non) fino a riuscire a ricostruire l'intero calendario. In quale città ci sarà una «via Primo Gennaio»? In quale una «via XXXI Dicembre»? E la «via XXIX Febbraio» sarà presente in una città su quattro? Non di rado io consulto II gioco dei giorni narrati, un libro curato da Toni A. Brizi (Giunti, 1994): ogni pagina è un giorno diverso, e riporta un brano letterario in cui tale giorno viene menzionato. Il primo gennaio, per esempio, è il compleanno della Lolita nabokoviana. Seguendo in parte questo esempio, noi potremmo comporre un calendario, 27 gioco dei giorni instradati (o: Le vie del tempo). Ogni giorno sarebbe illustrato da una fotografia o illustrazione e da una descrizione della via intitolata al giorno stesso. Se vogliamo CARLO €ùO&L0U' LA MALGA M SIR frano nomo LORO, I fi RATI ?eiU ETFRF- CH9 Ce1171 «STRANO-? | VFKI KAGA2ZI PFL NOKP SONO TUTTI FTFffO / LA VIGNETTA DI MARAMOTTI esagerare, faremo in modo che alla pagina del 25 Aprile ci sia una fotografia di via XXV Aprile scattata il 25 Aprile. Quasi un calendario perechiano, dunque, e dico «quasi» perché Perec non ci ha mai pensato: ci ha pensato Parisotto. Oltre ad averci pensato, ha anche consultato gli stradari di Milano, Roma, Torino, Bologna e si è segnato le date seguenti: 6 Febbraio; 4 e 22 Marzo; 21, 25, 29 e 30 Aprile; 1, 5, 24 maggio; 2, 10 e 12 Giugno; 8 Agosto; 20 Settembre [io aggiungo di sfuggita un 4 Settembre parigino: è anche una fermata del Metrò, dietro alla sede del Crédit Lyonnais, una delle tante cose che sono andate incendiate negli ultimi anni. Duemila imminente? Cometa? Ecpirosi?]; 20 Ottobre; 4,7 e 8 Novembre; 18 Dicembre. Le date finora coperte del calendario sono ventuno; nessuna di gennaio né di luglio. Dovranno essere trecentosessantasei. La meta è lontana. Per fare un lavoro di fino bisognerebbe specificare il nome della città vicino a ogni data, così da poter idirizzare bene il fotografo, l'illustratore o il descrittore verbale quando verrà il momento. Propongo che le date che ricevono attestazioni in più di dieci città diverse vengano segnate con l'indicazione editoriale: passim (negli indici analitici significa «qua e là»: mi pare adeguato). Ora che ci penso, è probabile che in via XXV Aprile abiti qualcuno nato il 25 Aprile. Possiamo aggiungere al gioco la regola per cui il calendario pubblica la foto (in pose non lascive) di chi dimostri di abitare in una via intitolata al giorno del proprio compleanno. Però i controlli saranno severi: ci vuole un certificato di nascita, uno di residenza e la dichiarazione giurata del portinaio, del parroco, dell'amministratore del condominio o di altra autorità locale. Stefano Bartezzaghi

Luoghi citati: Bologna, Milano, Roma, Schio, Sicilia, Torino