MITICA SPIAGGIA

MITICA SPIAGGIA MITICA SPIAGGIA Corto Maltese e Valentina di Crepax: sguardi proibiti su un «Linus» del '78 IU' m'avvicino ai nostri giorni con questa abusiva storia del fumetto italiano e più rischio la confusione. Infatti, i personaggi e i loro eroi sono così importanti e così amati da impoisi a questo povero scrivano e accaparrarsi interi capitoli. Avviso che il periodo di cui sto parlando, contemporaneamente alla carriera del marinaio errante Corto Maltese, di Hugo Pratt, vede scorrere quella del ranger Tex Willer di Gianluigi Bonelli, quella del ladro a volte gentiluomo Diabolik di Angela e Luciana Giussani e quella della fotografa mangiauomini Valentina Rosselli di Guido Crepax, eccetera. Grandi personaggi, di grandi autori da trattare uno dopo l'altro senza fare ingiustizie. Ovvio che la presenza di due di questi protagonisti in un unico fumetto è da giudicare occasione assolutamente da non perdere. Questa volta cercherò di narrare il più esattamente possibile l'incontro tra Corto Maltese e Valentina Rosselli, poiché ho avuto la fortuna impareggiabile di seguire sin dalle prime mosse questo patteggiamento improbabile. Ricorro ai fogli di appunti di Nella storia Anthropobgy di Crepax la fotografa divorauomini in vacanza in Jugoslavia è informata dal figlio che lui molinaio la sta guardando, ma lei non vede, nessuno... 4 • A allora. Anno del Signore 1978 gennaio, prima puntata su Linus della storia Anthropology di Guido Crepax. Starring naturalmente: Valentina Rosselli. In vacanza nell'allora ancora Jugoslavia con marito e prole. Su una spiaggia, mezza nuda, anzi del tutto nuda viene informata dal figlio Mattia che un uomo la sta guardando. Ma lei non vede nessuno. Più tardi, rivestita, a spasso a Pola, si sente guardata da un marinaio. «Anche perché ho sognato di un marinaio», racconta al marito, «quel marinaio che non ho mai visto, mi capita di sognare che lo incontro... Nemmeno mia mamma l'aveva mai visto... ma me lo aveva descritto...». E poi, d'improvviso, sola, quasi va a sbattere contro un marinaio che le dice: «Non ci siamo già visti?», lei ribatte: «Credevo che i marinai avessero più fantasia!». Con appena un sorrisetto su una faccia piuttosto devastata che rassomiglia molto a quella dell'eroe di Hugo Pratt, il marinaio del sogno, replica: «I marinai non hanno fantasia... la fantasia ce l'hanno quelli che raccontano le loro avventure!». L'ultima pagina della prima puntata consiste in una sola grande tavola con Valentina in mezzo a uno sciame di quelle nuvolette arrotondate che nei fumetti indicano il pensiero. Valentina ne è dolcemente subissata. «Fine della prima puntata...». «Non è successo un granché...». «Di solito nella prima puntata di una storia c'è qualcosa d'matteso...». «Qualcosa che poi si chiarisce...». «Ma quest'estate in Jugoslavia...». «Corto Maltese?...». «Non ricordo niente di strano...». «E' stato molto bello...». «Forse dovrei raccontare qualcos'altro...». «Il mio lavoro?...». «Hm. Non mi sembra molto interessante..». «Ah già dimenticavo. Hugo Pratt mi ha telefonato da Parigi...». Ma qui bisogna esser più precisi. Tanto per cominciare, chi è più vecchio tra Corto Maltese e Valentina Rosselli? Spero che non venga interpretata come una scortesia maschilista la constatazione che in quanto a venuta alla luce a mezzo stampa, è più vecchia, se di vecchiaia si può parlare nella circostanza: Valentina. Valentina nasce, infatti, nel 1965 nel secondo numero di Linus, mentre Corto Maltese nasce nel 1967 nel primo numero di Sgt. Kirk. D'accordo, due anni non sono molti. Comunque, se si tiene invece conto dell'età più o meno denunciata dai due personaggi nelle loro rispettive storie, il rapporto e la differenza cambiano drasticamente. Corto Maltese, essendo nato nel 1887 a La Valletta (Malta) da un marinaio bretone di passaggio e dalla gitana e puttana Nina de Gibraltar, e Valentina Rosselli, essendo nata nel 1942 a Milano dall'ingegnere Rosselli e da non so chi, appaiono nel 1978 divisi non più da due anni, ma da una valanga di anni. Un gap insuperabile? Guido Crepax aveva accumulato sulla faccia del Corto dal primo contatto con Valentina piaghe e ombre, ma, nonostante la sua visionarietà di sedentario, era troppo puntigliosamente legato alla cronaca di costume per non essere a suo modo un ferreo realista. I particolari dei suoi disegni segnalavano accanitamente il passare del tempo. I titoli dei libri sugli scaffali erano quelli alla moda non meno dei vestiti che indossava e si toglieva Valentina. Un simile ferreo realismo, sia pure dotando Valentina di una fantasticheria sul Corto, non poteva cancellare l'ipotesi di Guido Crepax, anzi la certezza, che di fronte alla sua eroina trentaseienne si profilava un seduttore almeno centenario. Un'obiezione piuttosto imbarazzante. Ma Hugo Pratt che nelle sue storie si ispirava spesso e volentieri alle sue incredibili avventure di giramondo e non era affatto portato a eccessi di realismo nei particolari e nelle credibilità, il problema della differenza d'età tra il suo Corto e Valentina, il problema del tempo lo risolveva in altro modo aveva sempre gli stessi anni, che gli anni passavano per altri, ma non per lei. Così fece incontrare Corto Maltese e la nonna di Valentina Louise Brookszowyc così chiamata in omaggio all'ispiratrice di Valentina, secondo Guido Crepaz Louise Brooks. L'idea di mettere insieme Corto e Valentina credo sia partita da Guido Crepax. Almeno a me ne parlò per primo lui, Crepax e, solo più tardi, me ne parlò Hugo Pratt. Credo che, anzi, agli inizi Hugo Pratt avesse un poco resistito dato che lui, estroverso, era geloso e avaro del suo eroe, mentre Guido Crepax, introverso, era generoso se non addirittura dilapidatore della sua eroina e i due maestri, il veneziano nato a Rimini e il veneziano nato a Milano di cui avrei voluto essere il Vasari, si misero alla fine d'accordo. Anzi capitò che Hugo Pratt anticipasse addirittura l'incontro fra la futura nonna di Valentina con il marinaio immortale. L'appuntamento della sorte scoccò a Venezia nel corso della storia Sirat al Bunduqiyyah, Favola di Venezia, pubblicata a puntate nel 1977 da Hugo Pratt sull'Europeo e accentrata sulle risse tra fascisti e massoni in cui Corto Maltese finiva malmenato più volte. Appunto ridestandosi piuttosto acciaccato in un letto non suo l'inquieto marinaio venne salutato dalla voce affascinante di una bella donna: «Finalmente, ti sei svegliato. Dormivi da tre giorni... Cioè dormivi, deliravi, sognavi e altre cose... In ogni modo, la febbre è diminuita... Ah... Io sono Louise... Louise Brookszowyc di Varsavia, ma sono più conosciuta come Sant'Ambrogio's Belle di Milano...». Qui accanto: Valentina di Guido Crepax. Sotto: Corto Maltese, il marinaio di Hugo Pratt Appena incontrati si separavano, la futura Nonna di Valentina si congedava con un brusco: «Vado a lavorare per una società polacca in Argentina, la "Warsavia"...». E di lei si sarebbe riparlato solo otto anni dopo, nella storia I todo a media luz, pubblicata sul mensile Corto Maltese nel 1985 e ribattezzata Tango perché i francesi non capivano il titolo. «E' tutto a mezza luce» avrebbe spiegato Hugo Pratt a Dominique Petitfaux in uno dei loro colloqui. «Si tratta di un vecchio tango di Donato e Lenzi, un tango degli Anni Venti che si sentiva spesso a Buenos Aires nelle case d'appuntamenti. La Warsavia era un'associazione segreta, fondata nel 1906 dall'ebreo polacco anarchico Noè Trauman...». I personaggi di Hugo Pratt non hanno quasi mai la fedina pulita, ma spesso sono puri di cuore, nonostante quel che fanno. La Warsavia organizzava il traffico di prostitute provenienti dall'Europa centrale. Louise Brookszowyc era un importante personaggio di Tango, anche se non appariva. «Non era necessario mostrarla. Si vedeva la sua tomba», avrebbe detto Hugo Pratt al suo biografo. «E non si vede neppure la figlia che è la madre di Valentina...». «Valentina?» avrebbe reagito Dominique Petitfaux. E Hugo avrebbe risposto: «La Valentina di Crepax». Come avrebbe potuto l'interlocutore non chiedere un supplemento d'informazione: «La Valentina di Crepax?! Ne ha parlato con lui?». Hugo Pratt si sarebbe stupito di quello stupore: «Sì, Crepax ha già mostrato Corto Maltese nelle sue storie, così ho pensato che la madre di Valentina poteva essere quella ragazzina...». psulle risse tra fascisti e massoni in sulle risse tra fascisti e massoni in to più volte Appunto ridestandosi to più volte. Appunto ridestandosi piuttosto acciaccato in un letto non pttosto acciaat ilett osuo l'inquieto marinaio venne sa suo linquieto marinaio venne salutato dalla voce affascinante di una bella donna: «Finalmente, ti sei svegliato Dormivi da tre gior sei svegliato. Dormivi da tre giorni... 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