«E' possibile evitare i tagli alla Galbani»

«!' possibile evitare i tagli alla ©albani» «!' possibile evitare i tagli alla ©albani» ROMA. Garantire 1'«obiettivo zero», ovvero nessun licenziamento, e mettere a punto un «piano sociale» per la riqualificazione ed il ricollocamento dei lavoratori in esubero. Sono queste le richieste dei sindacati confederali di settore (Flai-Cgil, Fat-Cisl, Uila-Uil) all'indomani dell'annuncio del piano di ristrutturazione alla Galbani che prevederebbe 1200 esuberi. Secondo il segretario generale della Uila-Uil, Uliano Stendardi, alternative a «soluzioni traumatiche a danno dei lavoratori esistono e vanno assolutamente rese operative. Presenteremo tali richieste alla Galbani nel prossimo incontro in programma per il 19 maggio». E il segretario nazionale della Flai-Cgil, Silvano Silvani, commenta: «Il piano di ristrutturazione illustrato dalla Galbani presenta due facce: da un lato l'azienda ha dichiarato la propria disponibilità ad investire in Italia mantenendo gli impianti industriali sul territorio nazionale, il che è molto ap¬ prezzabile, dall'altro lato vi è però il processo di ristrutturazione». Intanto la notizia del piano di ristrutturazione alla Galbani preoccupa la Coldiretti e l'organizzazione professionale agricola esprime solidarietà ai lavoratori dell'azienda alimentare, sottolineando come la decisione di tagliare 1200 posti su 5200 «sia il frutto di una crisi del settore bovino da latte contro la quale non sono stati finora predisposti interventi risolutivi». «La chiusura degli impianti lombardi di Bozzolo e Casalbuttano comporterà - prosegue la Coldiretti - che oltre 300 allevatori non avranno più uno sbocco per la loro produzione di latte e ulteriori ripercussioni negative sul settore non farebbero altro che dare un colpo mortale alla zootecnia e obbligare l'Italia ad un ulteriore esborso per l'approvvigionamento dall'estero che si ripercuoterebbe pesantemente sul deficit della bilancia agroalimentare». mente 15 e 14 mila lire). L'esercizio dovrà essere deciso entro il 2004. Se così dovesse andare, il gruppo Agnelli darebbe l'addio al cemento. L'accordo, ha spiegato ieri il presidente Ifil Umberto Agnelli, «nasce in una realtà che va bene e che ci piace». Tuttavia, ha aggiunto, si tratta di un settore che «senza alleanze strategiche come questa, potrebbe CAMION E taglia in Germania

Persone citate: Galbani, Silvano Silvani, Uliano Stendardi, Umberto Agnelli

Luoghi citati: Bozzolo, Germania, Italia, Roma