Guinness beve Grand Met di Fabio Galvano

Guinness beve Grand Met Nasce un gigante dell'alimentare. Dentro c'è anche Cinzano Guinness beve Grand Met Superfusione da 56 mila miliardi LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Nasce un gigante nel mondo dell'alimentazione e delle bevande alcoliche. La fusione fra due grandi nomi britannici di quei settori, Guinness e Grand Metropolitan, darà vita a una nuova società - la Gmg Brands - con una valutazione di mercato di 20,6 miliardi di sterline (oltre 56 mila miliardi di lire). 11 nuovo gruppo occuperà il settimo posto del settore su scala mondiale e diventerà in ordine di grandezza l'ottava società britannica. Ma la decisione di fare fronte comune alla crescente concorrenza sui mercati internazionali, annunciata ieri a Londra, ha anche un rovescio della medaglia: come effetto dell'integrazione fra i vari settori delle due società si perderanno circa 2 mila posti di lavoro, su un totale di 85 mila. E' dal 1992 che nessun membro della famiglia Guinness fa parte del consiglio d'amministrazione della società nata come birreria a Dublino nel 1759 e diventata in anni recenti, soprattutto attraverso la controversa opa del 1986 sulla United Distillers, uno dei più potenti operatori del settore. Oltre all'omonima birra e alla Harp Lager, la Guinness ha importanti marche di whisky (Johnny Walker, il più venduto al mondo, e Bell's), di gin (Gordon's) e di altre bevande (Pimm's). La GrandMet, che in Italia controlla il gruppo Cinzano, dispone di celebri nomi nel mondo degli alcolici (la vodka Smirnoff, il whisky J&B, il liquore Baileys) ma ha anche enormi interessi alimentari, soprattutto negli Stati Uniti: farine e paste surgelate Pillsbury, gelati Haagen-Dazs, le specialità messicane Old El Paso ma soprattutto la vasta catena intemazionale di fast food Burger King, seconda soltanto alla McDonald's. «La nostra alleanza - ha detto ieri Tony Greener, presidente del la Guinness - ha una fortissima logica strategica e creerà nuovo va lore per azionisti, clienti e consumatori». Della nuova società egli sarà co-presidente con George Bull, attuale presidente della GrandMet e promotore della fusione. John McGrath, della Grand-Met, diventerà l'esecutivo del nuovo gruppo, mentre responsabile finanziario diventerà un uomo della Guinness, Philip Yea. «Da due grandi società britanniche - ha detto Bull - nasce un colosso mondiale». Gli unici ostacoli potrebbero venire dal governo britannico e dall'Unione europea; ma gli esperti delle due società ri¬ tengono di essere al sicuro dalla normativa antitrust. Il nuovo gigante, al quale la Grand Met partecipa per il 52,7%, sarà strutturato in quattro distinti settori: Udv che controllerà tutti gli alcolici, Guinness per le birre, Pillsbury per gli alimentari e Burger King per il fast food. «Le nostre aziende sono perfettamente complementari, come tipo di attività e come geografia di mer¬ cato», ha spiegato Bull; negando, fra l'altro, che la nuova struttura possa tradursi in un prossimo futuro nella separazione di specifici settori dalla nuova società. La fusione porterà, fra tre anni, a risparmi annuali di 175 milioni di sterline (circa 480 miliardi di lire). I maggiori benefici dei prodotti Guinness verranno dalla forte presenza GrandMet sul mercato americano: a loro volta i settori operativi della GrandMet saranno avvantaggiati dalla penetrazione Guinness sui mercati emergenti. La scomparsa di 2 mila posti di lavoro toccherà soprattutto il marketing e le vendite, l'amministrazione e soltanto in minima parte la produzione. La metà dei risparmi verranno dall'integrazione delle strutture di vendita dei prodotti alcolici nei Paesi dove entrambe le società sono attualmente presenti. Un altro 20 per cento verrà da una ristrutturazione del settore alcolici. Fabio Galvano GRAND MET CONTROLLA BURGER KING, f I GELATI HAAGEN DAZS, LA VODKA SMIRNOFF,5 \ IL WHISKY J&B, IL GIN GILBEY'S E LA CINZANO. ! GUINNESS, DI CUI IL GRUPPO FRANCESE LVMH ■ DETIENE IL 14%, POSSIEDE NUMEROSI MARCHI DI BIRRA {GUINNESS, KILKENNY E CRUZCAMPO) E CONTROLLA LA UNITED DISTILLERS (I GIN GORDON'S I E TANQUERAY E IL WHISKY JOHNNY WALKER). Jj I ' Hi* 1 IL NUOVO GRUPPO OCCUPERÀ' fi! 85 MILA ADDETTI. IP UN IMPERO IN BOTTIGLIA

Persone citate: George Bull, Grand Metropolitan, Harp, John Mcgrath, Johnny Walker, Philip Yea, Pillsbury, Tony Greener

Luoghi citati: Dublino, Italia, Londra, Stati Uniti