Milano, «ballottaggio» per gli assessorati

Milano, «ballottaggio» per gli assessorati De Corato (An): è già stabilito, il vice sarò io. Il neosindaco: dobbiamo amministrare, non litigare Milano, «ballottaggio» per gli assessorati Prima grana per Albertini: tre i candidati alla cultura MILANO. «Ah, lei è il sindaco Albertini? Beh, non l'ho mica votata...», è il primo saluto di una anziana passante a Gabriele Albertini, davanti a casa sua in via Bullona. Prontissima, la replica: «E io le stringo la mano». Da imprenditore e presidente di Federmeccanica, in neanche due mesi Gabriele Albertini è diventato sindaco di \ Milano. «E' an- \ cora impressionante sentirsi chiamare così, ma adesso non posso più smentire. Comunque meglio adesso che in campagna elettorale, è stato un tormentone», ammette. Anche da primo cittadino, il giorno dopo si apre come sempre: ore 8 e 30 il caffè sotto casa e i giornali in edicola. Poi, il primo incontro all'Unione del commercio, questo sì da sindaco. Il primo da 50 anni ad entrare a Palazzo Marino, con alle spalle una coalizione di centro destra che lo ha premiato in 15 zone su 20. «Questa notte ho dormito bene ma poco. Ma non posso lamentarmi, tanti milanesi fanno così», dice contento, benedetto dalla «grande soddisfazione» di Silvio Berlusconi ancora convalescente. E dagli altri politici del Polo che lo hanno cercato ma non sono riusciti a parlargli di persona. Poi, a «Uno mattina», il sindaco Albertini annuncia quali saranno i suoi primi passi: «Inizierò dalle piccole grandi cose, come la pulizia di edifici, strade e giardini, perché bastano quelle per dare un segnale di cambiamento». Intanto sotto le bandiere del Polo e di An, mai viste così tante come domenica notte in piazza della Scala, è già iniziata la guerra delle poltrone. Con rigorosa applicazione del manuale Censi celli si sa che 7 as| sessorati andranno a Forza Italia, 3 ad an, uno al cdu, uno al ccd. Altri due a tecnici nominati '"">.■ direttamente da Gabriele Albertini. La più ambita è la poltrona di assessore alla Cultura, 100 miliardi all'anno di budget e alta visibilità. Tre i candidati in corsa, due dei quali all'interno di Forza Italia. Marcello Dell'Utri vorrebbe alla Cultura Davide Rampello, presidente di Fininvest Grandi Eventi. Da Forza Italia esce pure la candidatura di Sergio Scalpelli, ex responsabile della Casa della cultura quando era vicino al pei, oggi amministratore del «Foglio» di Giuliano Ferrara. Come outsider - in quota ad an - viene invece dato Stefano Zecchi, il filosofo del Maurizio Costanzo Show di cui si ricorda una polemica anni fa, quando propose di vietare alle brutte l'ingresso a Diano Marina. Ma Zecchi sembra non avere chance, visto che all'interno del Polo non c'è accordo nel concedere sia la Cultura che il vicesindaco ad an. Di litigi, Gabriele Albertini non ne vuole proprio sentire parlare: «Non ne sono al corrente, ma queste cose andranno presto messe da parte. Più che litigare bisognerà amministrare. E' questo che vogliono i cittadini». Riccardo De Corato di an non tiene il freno: «Siamo già d'accordo che sarò io il vice di Albertini». E poi spiega: «Al primo punto delle cose da fare metto il problema sicurezza, di cui il Leoncavallo è solo una piccola parte. Al secondo e terzo posto metto trasparenza ed efficienza». Solo nei prossimi giorni Albertini dovrebbe rendere noto il team che lo accompagnerà per 4 anni. Il segretario cittadino di Forza Italia Luigi Casero dovrebbe andare al Bilancio, quello provinciale Massimo Guariscili al Commercio, ,^'y > Alberto Cova allo Sport, mentre il presidente della società che distribuisce i gadget di Forza Italia dovrebbe finire al Demanio. Marco Vitale, già assessore per un anno con Marco Formentini, dovrebbe diventare il super consulente delle privatizzazioni. Ma su questo tema si fa il nome anche di Salvatore Carrubba, ex direttore del «Sole 24 Ore». In attesa della squadra, c'è chi fa le valigie. Dopo 4 anni, Marco Formentini lascia la poltrona di sindaco e si fa fotografare ai banchi dell'opposizione. «Spero di essere all'altezza del mio nuovo ruolo», dice. Aria di smobilitazione anche nella sede del comitato elettorale di Aldo Fumagalli, il candidato dell'Ulivo trombato per sei punti e rotti. Che annuncia: «Sarò presente all'insediamento del sindaco. Fare io il capo dell'opposizione? Vedremo...». Fabio Potetti A sinistra il neosindaco di Milano Gabriele Albertini Sotto lo sconfitto, Aldo Fumagalli, candidato dell'Ulivo

Luoghi citati: Diano Marina, Milano