Striscione in curva: Nord libero di M. M.
Striscione in curva: Nord libero Striscione in curva: Nord libero Esposto dagli ultra delVAtalanta «Dieci, cento, mille San Marco» PIACENZA. La notte brava del commando secessionista che ha assaltato il campanile di San Marco a Venezia ha purtroppo lasciato il segno e trovato proseliti anche altrove: ad esempio allo stadio «Garilli» di Piacenza durante l'incontro di calcio Piacenza-Atalanta che si è svolto ieri. Nel secondo tempo, alcuni esagitati appartenenti alla tifoseria atalantina, assiepati in curva Sud, quella riservata agli ospiti, hanno esposto al 34', quando la partita era già sul 3 -1 a favore del Piacenza, uno striscione costruito in modo del tutto artigianale e probabilmente scritto nel corso della gara, con la scritta «10, 100, 1.000 San Marco: Nord libero». Lo striscione, grande come un lenzuolo, è rimasto esposto circa cinque minuti, il tempo da parte delle Forze dell'ordine d'intervenire e di far togliere, nonostante qualche sparuto tentativo di resistenza da parte di qualche ultra bergamasco, la scritta che richiamava all'azio¬ ne del commando di piazza San Marco. Insomma, un appello alla secessione scritto in modo rozzo e maldestro, che qualcuno probabilmente dovrà pagare a prezzo salato. Infatti lo stadio «Garilli» è munito di telecamere a circuito chiuso per individuare eventuali episodi di violenza all'interno della struttura. In particolare le curve sono tenute sotto controllo per tutti i novanta minuti della gara, per evitare che qualche balordo possa farla franca con episodi violenti o sconcertanti, come la scritta apparsa nel corso della gara. Dunque il commando che ha preso di mira Venezia qualche giorno fa ha già i suoi proseliti. Il lenzuolo bianco imbrattato da scritte nere, probabilmente effettuate con uno spray, anche se esposto solo per qualche minuto, è comunque stato notato dalla maggior parte degli spettatori che assistevano alla partita, [m. m.]
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