Gualtieri, vittoria annunciata di Paolo Colonnello
Gualtieri, vittoria annunciata Gualtieri, vittoria annunciata //ppi conquista la Provincia di Mantova tenta, ora dovrò rimboccarmi le maniche». E se non è eccitata lei,- figuriamoci i mantovani, impegnatissimi per tutta la giornata di ieri all'occupazione sistematica, in gara con i turisti, dei bar all'aperto per sfuggire a un'insolita afa primaverile, mitigata in serata dalla pioggia. Affluenza alle urne scarsa, partecipazione, intesa come pathos per la competizione elettorale, vicina allo zero. Alla chiusura delle urne i dati sull'affluenza, che comprendono i 70 comuni della provincia per un totale di 183 mila e 500 elettori, indicano una partecipazione di poco inferiore al 58 per cento, 17 punti in meno rispetto al 27 aprile, quando l'affluenza toccò il 75,48 per cento. E che la partita non abbia galvanizzato nessuno, lo dimostrano anche le parole dell'altro candidato in gara al ballottaggio, il polista di Forza Italia, Augusto Malerba: «Non è che avessi grosse speranze. L'astensione? La verità è che la Lega ha boicottato soprattutto la nostra lista. A Viadana (dove si svolgevano anche le elezioni comunali, ndr) il Polo, che era fuori dal ballottaggio, ha votato compatto il candidato della Lega, mentre loro hanno messo nelle urne delle provinciali 1300 schede bianche. Ce ne ricorderemo». Qui, per scuotere un po' le placide coscienze mantovane, bisognerà far trascorrere l'estate e aspettare il prossimo 10 ottobre, quando il Tar della Lombardia de- ciderà sul ricorso del candidato della Lega, Davide Boni, presidente uscente della Provincia contesa, escluso dal ballottaggio per la risibile cifra di 320 voti di differenza con il secondo classùicato, ovvero Manerba. In ballo ci sono 16.800 schede annullate, che Boni chiede vengano riammesse perché, sostiene, più della metà di quei voti erano per lui. Quindi Boni adesso si sente presidente usurpato di una Provincia che da domani non sarà più sua. «La verità è che chiunque verrà eletto - dice - sarà un presidente virtuale». E non nasconde una certa soddisfazione per la diserzione alle urne dei mantovani. Aveva o non aveva detto il Bossi di andarsene in montagna? Certo non è bello essere leghisti trombati nella città che ospita il parlamento del Nord: «Ma cosa vuole che sia un'elezione nella storia di un movimento di liberazione». Paolo Colonnello Forte calo dei votanti Solo il 58 per cento contro il 75,48 registrato quindici giorni fa
Persone citate: Augusto Malerba, Davide Boni, Gualtieri
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