La Stampa - Consultazione Archivio

Ancona, bis di Galeoni «Meglio del previsto» Ancona, bis di Galeoni «Meglio del previsto» ANCONA. La città di Ancona entrerà nel nuovo millennio sotto la guida del sindaco uscente Renato Galeazzi. Primario gastroenterologo di 52 anni, ulivista convinto ma, dice, quanto basta libero dai partiti benché con la tessera del pds in tasca, ha battuto l'avversario del Polo Loris Mancinelli con il 59,1 per cento dei consensi contro il 40,9. Ben lontano, certo, dal mitico 72 per cento che ne fece il sindaco più votato d'Italia nel '93, ma soddisfatto di aver conseguito quasi il 60 per cento dei voti senza l'apporto di Rifondazione comunista. Il partito di Bertinotti aveva una dote del 12 per cento, ma dopo che Galeazzi ha respinto l'apparentamento, ha invitato a votare scheda bianca. In una città in cui il centro-sinistra conta oltre il 65 per cento dell'elettorato, per Mancinelli c'era poco da fare. Presidente del consiglio nazionale dei commercialisti, 64 anni, il candidato del Polo ce l'ha messa tutta presentando anche ima squadra di liberi professionisti molto noti in città. «Era troppo alta la posta in gioco per fallire - dice ora soddisfatto il sindaco rieletto - questa è una città che non poteva permettersi ritorni al passato. Troppi uomini del vecchio potere erano con Mancinelli». Lo sfidante dice ora che farà «un'opposizione ragionata, perché la città ha ancora bisogno di tutto. Galeazzi ha fatto poco in questi quattro anni e Ancona è ancora addormentata». Sullo sfondo di questo scontro tra Ulivo e Polo con Rifondazione rimasta alla finestra, c'è una cittstritolata dalla burocrazia e dagluomini della Prima Repubblica caduti con «Marche pulite». Da vent'anni si aspettano lavori portuaper 210 miliardi, da trent'anni completamento dell'ospedale regionale per altri 110 miliardi. Jerry Paladini