Lo sconfitto «Sarò un baluardo per molti torinesi»

Lo sconfitto Lo sconfitto «Sarò un baluardo per molti torinesi» j TORINO. Sotto la Mole l'alleanza fra Ulivo e Re ha vinto. Castellani, ottiene il circa 50,4 per cento dei voti contro il 49,6 di Costa ed è nuovamente sindaco di Torino. Onorevole Costa si aspettava questo testa a testa? «Sì, sapevo che eravamo sul filo». Deluso per la sconfitta? «Sono contento per il bel rapporto che ho instaurato con la città. E poi c'è il risultato politico, che non è affatto una sconfitta». Che cosa le è mancato? «Non lo so, se ne sono dette tante. Si è addirittura detto che ero uno "straniero". Ma, nonostante ciò, ho preso all'incirca gli stessi voti del sindaco uscente. Sicuramente è mancata la Lega». La Lega ha seguito l'indicazione di Bossi, è andata in montagna: perché? «Una gran parte degli elettori leghisti gli ha dato sicuramente ascolto, irretita dalle sùene della secessione. Il perché non lo so, l'unica certezza è che i più responsabili, quelli che hanno comunque votato, non sono stati sufficienti a pareggiare il consenso offerto a Castellani dagli uomini di Bertinotti, da un partito "militarmente" organizzato». Quanto ha giocato a favore di Castellani l'«apparentamento» tra Ulivo e Re? «All'inizio della campagna eravamo partiti da 50 a favore di Castellani a 30 per me, siamo arrivati alla pari. Poi il centrosinistra ha fatto arrivare il "soccorso rosso". Che purtroppo sarà pagato dalla città. Certo che se ci l'osse stato il confronto soltanto tra centrodestra e centrosinistra (come ha dimostrato il voto del 27 aprile) le cose sarebbero andate diversamente». Ossia? «Avremmo vinto senza difficolta». Recriminazioni? «Beh, la prima parte della campagna elettorale, fino al 27 aprile, per intenderci, è stata civile, su temi amministrativi. Dopo la lettura dei risultati dpi primo turno, una parte della sinistra è entrata nel pallone e ha incominciato a dare di matto, richiamando contro di me episodi e fatti non censurabili e talvolta inventati. Anche qualche episodio vecchio di 20 anni». Aspetti positivi in questo «scontro»? «Uno su tutti: il Polo delle Liberta si è dimostrato molto unito, una forza non solo omogenea, ma anche attiva e popolare. C'è tuttavia da dire che questa è stata la campagna elettorale più difficile della mia vita, ma anche una delle più stimolanti». Rimarrà consigliere comunale in Sala Rossa, nonostante la sconfitta? «Certo». E che tipo di opposizione farà? «Rappresenterò un baluardo per il 50 per cento dei torinesi. E, con questa consapevolezza, incalzerò la giunta, con i miei ) 9 consiglieri, verificando la gestione del passato, ma anche proponendo la città che avremmo disegnato se avessimo vinto». Giuseppe Sangiorgio

Persone citate: Bertinotti, Bossi, Castellani, Giuseppe Sangiorgio

Luoghi citati: Torino