PARTITA SENZA TRIONFATORI di Edmondo Berselli

PARTITA SENZA TRIONFATORI PARTITA SENZA TRIONFATORI TORINO e Milano, città simbolo di queste elezioni, sembrano aver voluto tenere fede al loro ruolo di avanguardie metropolitane del Paese, intensificando il valore del loro voto con un risultato sul filo del rasoio. Nel capoluogo lombardo il candidato di centro-destra Albertini ha vinto con distacco; a Torino il candidato dell'Ulivo Castellani l'ha spuntata su Costa per un pugno di.voti. Se si unisce a questa situazione il risultato di Trieste, favorevole al centro-sinistra, e si considera nello stesso tempo la vicinanza numerica fra gli schieramenti, verrebbe da dire che se nelle elezioni esistesse una conclusione in pareggio, oggi potremmo parlare non implausibilmente di una partita nulla. O anche di un'Italia divisa in due, e comunque senza veri trionfatori. Ma al di là di chi ha vinto, dei candidati che sono saliti sulla poltrona di sindaco e delle alleanze che sono riuscite a conquistare ì palazzi comunali, l'unica interpretazione possibile, in questo momento, è che Roma almeno per ora non dovrebbe venire influenzata dai risultati delle due capitali del Nord. Il meccanismo del ballottaggio infatti ha forzato la situazione numerica producendo un vincitore politico, ma non dà un'indicazione netta, da una parte o dall'altra, a favore o contro il governo. Quando gli schieramenti rivaleggiano sul filo del 50 per cento non è possibile trarre indicazioni gene- Edmondo Berselli CONTINUA A PAG. 9 QUINTA COLONNA

Persone citate: Albertini

Luoghi citati: Italia, Milano, Roma, Torino, Trieste