LA JUVE ALLO SPRINT SCUDETTO

LAJUVE ALLO SPRINT SCUDETTO Calcio, 3 turni cruciali LAJUVE ALLO SPRINT SCUDETTO IL campionato transita, sgranato, ai piedi delle fatali montagne che contribuiranno a ribadirne o correggerne la storia, così come è stata scolpita in questi otto mesi di estenuanti saliscendi. Al termine, non mancano che cinque tappe, tre delle quali verranno stipate e consumate, addirittura, nel giro di una settimana: oggi, giovedì, domenica prossima. La folle cadenza inflitta a un gruppo già logoro di suo, altro non è che il tardivo, ma obbligato, adeguamento del calendario agli impegni «francesi» della Nazionale (4-11 giugno), impegni che soltanto un presidente distratto come Matarrese poteva sottoscrivere. Non c'è settore della classifica che non sia stato sfiorato, o meglio ancora scombussolato, dai risultati dell'ultimo turno: suite scudetto, zona Uefa, area salvezza. Bloccata in casa dalla Sampdoria, la Juventus sarà di scena a Verona, città nella quale, per tradizione, i titoli non si vincono, ma si perdono (chiedere al Milan). La squadra di Cagni attraversa un felice periodo, come testimonia il bottino delle ultime quattro partite, otto punti, uno in più della stessa Juve. Sulla carta, la giornata si annuncia favorevole al Parma che, dopo aver vinto in rimonta a Bergamo, riceve un Vicenza mutilato in difesa, privo di Otero e verosimilmente prosciugato delle energie spese giovedì a Napoli, nella prima finale di Coppa Italia. Quattro punti separano Lippi da Ancelotti, il Verona dalla sponda salvezza. Se può sperare il Parma, perché non dovrebbe sognare Cagni? La Juventus è scossa da sottili segni di inquietudine: il caso Vieri, con la coda, sgradevole, dell'espulsione inflitta a un giornalista spagnolo, la squalifica di Di Livio determinata da una sciocca baruffa con Mancini, un solo gol all'attivo tra Udinese, Bologna e Sampdoria. Giovedì, i campioni d'Europa ospitano il Piacenza, mentre il Parma si misurerà al Tardini con il Milan, l'avversario contro il quale, a fine dicembre, inaugurò la sua formidabile rimonta. Tutto lascia credere che, salvo strabilianti impennate, o non meno romanzesche cotte, la corona verrà attribuita domenica 18 maggio, allo stadio delle Alpi, in occasione dello scontro diretto. Il vento che da Nord-Est si appresta a schiaffeggiare la pedalata dei fuggitivi potrà al massimo orientare l'esito dello sprint, ma non definirne l'ordine d'arrivo. Lippi insegue una doppietta storica (campionato, Coppa dei Campioni). Ancelotti ha in pugno un secondo posto che vale, comunque, la Champions League, e in testa un ronzio strano, legato a un obiettivo che nessuno gli ha imposto, ma che qualcuno potrebbe regalargli. Chiesa è rientrato a Bergamo, ha subito segnato. Ora si aspetta Del Piero. Potrebbe essere la chiave: di molto, se non di tutto. Roberto Beccant ini

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