Italia in testa alla classifica di V. Cor.

Italia in testa alla classifica Italia in testa alla classifica ROMA. Italia in testa fra i Paesi dell'Unione Europea per il valore delle irregolarità ai danni del bilancio europeo in materia di politica agricola e di azioni strutturali. In generale, comunque, si froda in tutta l'Ue ed è soprattutto la criminalità organizzata a tenere le redini di un'attività illegale che prospera grazie a sistemi di controllo non armonizzati. Queste le conclusioni del rapporto annuale «Lotta contro la frode» illustrato dal commissario Anita Gradin, responsabile per la giustizia e gli affari interni. Sul fronte delle spese agricole, in particolare, l'Italia nel 1996 ha denunciato 476 casi di irregolarità di cui 374 sono attualemente oggetto d'inchiesta per un valore di circa 280 miliardi di lire. Per le azioni strutturali, invece, sono stati individuati in Italia 42 casi di irregolarità per un ammontare di circa 47 miliardi e mezzo di lire. Triste primato dunque per l'Italia, ma perché? «Innanzitutto, per completezza di informazione, voglio far rilevare che, in agricoltura, il maggior numero di frodi scoperte dalle autorità dei singoli Stati membri riguarda le Germania, con 479 casi, e non l'Italia», risponde Carlo Gottero, vicepresidente nazionale della Coldiretti, fra i maggiori esperti di problemi comunitari. «Entrando poi nel merito di quanto denunciato dalla Commissione - prosegue Gottero - ritengo opportuno sottolineare che le irregolarità commesse dagli agricoltori hanno un impatto individuale sul bilancio relativamente limitato: in media 15 mila Ecu per caso, contro i 90 mila dei casi in cui sono implicate restituzioni alle esportazioni ed i 220 mila in quelli delle misure di sostegno al mercato». «Per le azioni strutturai poi aggiunge l'esperto - in molti casi si parla di irregolarità e non di frodi per le quali il carattere intenzionale sia dimostrato. Da ciò si rileva la necessità di una maggiore trasparenza nella gestione degli interventi comunitari, siano essi collegati ai mercati agricoli o alle iniziative previste nell'ambito dei Fondi strutturali. La complessità della materia richiede soluzioni mirate alle realtà locali o regionali che consentano agli utilizzatori dei fondi comunitari di recepirne i meccanismi ed averne il massimo beneficio». «Infine - conclude Gottero - nel processo di partenariato tra Commissione ed autorità pubbliche nazionali e regionali debbono poi essere effettivamente ascoltate le parti sociali, affinché si abbia una migliore comprensione delle diverse esigenze». [v. cor.]

Persone citate: Anita Gradin, Carlo Gottero, Gottero

Luoghi citati: Germania, Italia, Roma