«Con l'eleganza casual ho sedotto il mondo»

Cronache Lo stilista americano Calvin Klein: la mia carta vincente? Aver creduto in me stesso «Con l'eleganza casual ho sedotto il mondo» CALVIN Klein scende da una Mercedes, entra in un ristorante italiano di Down Town. E' vestito di grigio scurissimo, porta un pullover a girocollo senza camicia. E' molto magro, dinoccolato, parla muovendo le mani lunghe affusolate, anche il suo viso è affusolato, il suo naso, i suoi occhi sono molto acuti e presenti. Parla con voce piuttosto lenta senza particolari affettazioni. Ordina un pasto semplice: insalata, pesce bollito, un sorbetto. Beve acqua minerale non gasata. La settimana prossima, Calvin Klein, lei apre un negozio a Parigi in avenue Montaigne. Tra qualche mese sbarcherà a Mosca sulla Piazza Rossa. Cosa c'è dietro questa espansione? «Tre anni fa abbiamo capito che era arrivato il successo necessario per andare in tutto il mondo. Prima abbiamo venduto i nostri profumi che hanno incontrato un grande successo. Sono piaciuti davvero un po' dovunque ed è stato il segnale che era venuta l'ora di aprire negozi anche per i nostri vestiti». Che impressione le fa andare a Mosca? «Non avrei mai creduto sette-otto anni fa che sarebbe stato possibile. Devo confessare che spero di aprire un negozio Calvin Klein o un negozio di blue jeans Calvin Klein in tutte le città più importanti del mondo. Il mercato è molto cambiato e adesso c'è una richiesta forte per i nostri prodotti. Direi che il nostro è forse diventato più che uno stile americano uno stile internazionale». Può descrivere in poche parole questo stile? «Minimo, moderno, puro, libero da eccessi, sexy, sensuale. Una lussuosa eleganza casuale. Credo che questo piaccia e interessi alla gente oggi». Ma siamo vicinissimi al Duemila. Come pensa che si vestiranno le persone? «Non sono un profeta, ma se cerco di proiettarmi nel Duemila penso che le donne vorranno vestiti in cui lavorare bene, muoversi bene, che servano sia per il giorno che per la sera, un vestito flessibile. Flessibile perché la vita è più occupata e le donne hanno meno tempo per pensare e per provarsi i vestiti. Per l'uomo immagino una nuova libertà, un po' al di fuori dall'eleganza classica. Vestiti più leggeri, per esempio T-shirt sotto le giacche oppure giacche sportive e pullover a collo alto. Lo stesso vale per la casa. La gente lavorerà sempre più in casa con fax, telefoni, computer e l'estetica della casa deve essere più pulita, più moderna e nello stesso tempo lussuosa e comoda. Sto disegnando oggi per le case, li vedo il futuro». Perché lo stile americano è così popolare dalla Cina al Brasile dall'Italia alla Russia? «Mah, guardi, io sono un americano nato a New York, una città di 18 milioni di persone che vengono da tutto il mondo con tantissime influenze diverse. Io sono influenzato da New York e questo lo metto nel mio lavoro. Io penso che in tutto il mondo si desiderino le stesse cose: essere belli, eleganti, sexy». Potrebbe descrivermi una sua giornata di lavoro? «Sono in ufficio la mattina presto. Adoro lavorare e soprattutto il lavoro che faccio. La sera mi vedo con la famiglia o con gli amici. Ogni giorno mi ritaglio un'ora per far ginnastica. Organizzo il mio tempo e dò importanza alla dieta e alla ginnastica. Il benessere è molto importante e anche la linea e lo dimostrano i miei vestiti. C'è molta gente oggi che vuole star bene, essere bella e quindi fa dieta e ginnastica». Lei fa una dieta speciale? «Faccio molta attenzione, mangio cibi freschi, molto pesce, molto pollo, non bevo e non fumo da anni. Devo dire che mi interessa la salute». Come sceglie le persone che impiega? «Guardo la loro creatività, la loro originalità, l'energia, quelli che non sono conformisti e che la pensano un po' come me e funzionano con me. Io lavoro in squadra e la chimica personale è molto importante, dobbiamo fare in fretta perché la concorrenza è tanta». E' vero che lei veste capi di sartoria inglese? «Non più. Ho inventato la linea uomo per vestirmi da me. Scelgo colori, stoffe e cose che vorrei avere. Prima mi vestivo a Londra con vestiti classici, adesso metto stoffe più leggere, più eleganti, più aderenti». E' vero che non le piacciono gli oggetti e intorno a sé ama le case con molto spazio? (Assolutamente sì. Lo spazio a New York è il supremo lusso. Tutto è più bello in un grande spazio con pochissime cose. Il mio negozio di Madison Avenue è stato fatto creando un'atmosfera di spazio, di quiete e senza distrazioni per i clienti e con una bellissima luce». Ma lei quante case ha? «Ho un appartamento nuovo che ho comprato e che sto ricostruendo a New York e una casa a East Hampton sull'Oceano. Non ho bisogno di più, sarebbe lavoro e fatica inutile che non voglio». Quando non lavora cosa fa? «Appena posso vado nella mia casa di East Hampton e invece mentre sono a New York vado a teatro, a delle mostre di quadri, esco con gli amici, insomma faccio le coso che New York propone». Qual è la chiave del suo così lungo e duraturo successo? «Penso di avere un punto di vista nel quale credo e questo è l'elemento principale del mio successo. Dal punto di vista del business ho una strategia, la metto a punto con grande attenzione e poi rimango su quella strategia». E' un buon padre per sua figlia? «Lo spero, cerco di esserlo. Quand'ero piccolo forse non stavo abbastanza con lei, ma siamo molto vicini e sono fierissimo di lei, è stata molto ispirante per me e per la mia professione. Lei lavora in televisio- ne ed è felicissima: la moda non la interessa». Lei è considerato un amico leale, quali sono i suoi amici migliori? «Le amicizie sono importantissime, nei buoni e nei cattivi momenti della vita. Sento che l'amicizia e la famiglia sono ciò che abbiamo di più importante. Più dell'amore». Quali sono i suoi valori? «Onestà, sincerità, affidabilità, duro lavoro e spirito di amicizia». Che cosa suggerirebbe a una persona giovano che vuole incominciare un lavoro nel mondo della moda? «Deve sapere quello che vuol fare, deve credere in se stessa, è duro lavoro, bisogna saper guardare le opportunità, essere flessibili e pronti ad adattarsi al cambio. E non avere mai paura di credere in se stessi, di avere fiducia». Alain Elkann Lo stilista americano Calvin Klein. In alto: la piazza Rossa a Mosca, dove presto lo stilista americano aprirà uno show-room U La famiglia e l'amicizia sono i valori che contano di più. Quando scelgo un nuovo collaboratore voglio che sia anticonformista come me: così la squadra it Le donne del Duemila avranno meno tempo per provare vestiti: vorranno abiti in cui muoversi bene E l'uomo abbandonerà il classico e cente? oro e a? casa entre tro, a Lo stilista americano Calvin Klein. In alto: la piazza Rossa a Mosca, dove presto lo stilista americano aprirà uno show-room nel quale credo e questo è Aver credutoimpoQu«Onero lavChpecomdo«Devdeve voro,E' un buon padre per sua figlia? DOMENICA CON

Persone citate: Alain Elkann, Calvin Klein, Hampton