Portofino ricomincia da una regata
Per tre giorni duemila velisti divisi in 170 equipaggi si affrontano nel trofeo Zegna Per tre giorni duemila velisti divisi in 170 equipaggi si affrontano nel trofeo Zegna Portofino ricomincia da una regata Orfana dei vip, punta sulle sfide in mare per il rilancio PORTOFINO DAL NOSTRO INVIATO Il mare torna a essere il vero palcoscenico del Trofeo Zegna organizzato dallo Yacht Club Italiano. Da anni la gara (che si disputa su tre giorni di regata) non era così accattivante: vento di scirocco a venti nodi e onde spumeggianti da libeccio hanno fatto salire l'adrenalina ai duemila velisti in gara (sono centosettanta gli equipaggi) e il match si è fatto veramente nervoso. Anche la banchina di Portofino ha ritrovato la sua dignità marinara. Fino a poco tempo fa offriva piatti forti in fatto di vip (memorabile l'arrivo di Alain Delon sull'affollatissimo veliero «Amerigo Vespucci»). Via via sono spariti gli smaglianti maxi-yacht, Giorgio Falck non è che un nostalgico ricordo e i vip della politica e dell'industria ormai si tengono alla larga. Adesso sul campo di regata sfilano degli scafi certo meno appariscenti (a parte Rrose Selavy timonato da Pelaschier) ma più interessanti dal punto di vista tecnico come gli Ufo, gli X e i Mumm dove equipaggi e vele devono essere in perfetta sintonia per dare il meglio e destreggiarsi fra i capricci del vento e le sgroppate del mare. Accanto ai perfezionisti del triangolo sono apparsi i navigatori oceanici a rispolverare i vecchi fasti di Portofino (come la partenza della PortofinoNew York per coppie o il «varo» di Gatorade in partenza per il giro del mondo). Pierre Sicouri ha sfilato con il suo brillante ed inutile (perché non si capisce contro chi regata) trimarano di venti metri. Soldini ha messo in mostra il cinquanta piedi con cui ha sbaragliato importanti avversari in Atlantico e ora si gode le glorie del futuro pensando alla sua nuova barca in co¬ struzione a Fano, con i finanziamenti di Fila. Malingri lo aiuta e sogna anche lui un trimarano con cui andare a cavalcare l'oceano. Lucia Pozzo si prepara per una traversata storica, la Genova-Venezuela, sulla rotta di Cristoforo Colombo. E mentre la giuria cerca di stilare un'improbabile classifica fra proteste e formule, in piazzetta esplode la festa. I turisti sono stati traghettati altrove, il fronte del mare lastricato di pietre si affolla di marinai; focaccia, vino, curiosità intorno a Marco Stazzeri, il ragazzo genovese che a scacchi ha affrontato in contemporanea e battuto impertinente nove avversari. Al tramonto si commenta ancora la presunta classifica. Si va ad applaudire il giovanissimo Ivan Bertaglia, che ha solo quindici anni, bronzo mondiale di Optimist che riceve dal presidente dello Yacht Club Italiano Carlo Croce una barca olimpica. E alla sera il cielo si incendia di fuochi colorati; oggi si tornerà in barca a perfezionare boline e virate per vedere chi è il migliore di tutti. Irene Cablati W : :X'' ii < % Per tre giorni Portofino ospita la regata del trofeo Zegna
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