Il Papa in trionfa a Beirut: un Libano sovrano
CÌ67-266486 Super-scortato davanti alla folla di cristiani e musulmani. E per un giorno spariscono anche le guardie siriane Il Papa in trionfa a Beirut: un Libano sovrano «Non alzate nuovi muri». Per motivi di sicurezza niente visita nel Sud BEIRUT. La Sarajevo del Medio Oriente ha accolto Giovanni Paolo II con elicotteri e carri armati e decine di migliaia di cristiani e musulmani insieme a festeggiarlo per le strade con un entusiasmo irrefrenabile: un trionfo blindato, mentre tutte le campane del Paese suonavano a stormo. Per motivi di sicurezza, però, il viaggio è «mutilato», perché il Sud del Paese, zona di incursioni israeliane, rimane «off limits». E per un giorno la Siria ha tolto dalle strade i suoi «mukhabarat», i temutissimi uomini in civile dei «servizi», veri padroni di quella parte del Libano che non è occupata da Israele. Le poche parole pronunciate ieri da Giovanni Paolo II sull'aereo sono state chiare. Gli è stato fatto notare che qualcuno teme che il viaggio legittimi l'occupazione siriana. Ha risposto: «Vado in Libano. Nel Libano sovrano». Tincq, Tosarti e Zaccaria A PAG. 8
Persone citate: Giovanni Paolo Ii, Tincq, Zaccaria A
Luoghi citati: Beirut, Israele, Libano, Medio Oriente, Sarajevo, Siria
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