Auto, per il mercato un aprile da record

Gli operatori si attendono un rallentamento per il futuro. L'incremento del gruppo Fiat al 54% Gli operatori si attendono un rallentamento per il futuro. L'incremento del gruppo Fiat al 54% Auto, per il mercato un aprile da record Gli incentivi spingono le vendite a quota 231 mila (+52%) TORINO. Oltre ogni previsione l'andamento delle vendite di auto in Italia, che sono volate in aprile, secondo i dati della Motorizzazione, a 231.500 immatricolazioni, con una crescita record del 52,37% sullo stesso mese '96. Il salto porta ad un bilancio altrettanto positivo del primo quadrimestre che, con 857.000 unità, cresce del 24,3% rispetto all'eguale periodo 1996. Questo - afferma l'Anfia, l'associazione dei costruttori - ci porta al secondo posto in Europa dopo la Germania e permette di prevedere oltre 2 milioni di consegne nel '97. E' un aumento - come ha fatto notare pochi giorni fa il numero uno di Fiat Auto, Roberto Testore alla presentazione della nuova gamma Punto - che nasce soprattutto dall'adozione degli incentivi che hanno scosso vigorosamente il mercato. Essi - ha sostenuto - sono serviti a riavvicinare all'auto un pubblico frustrato, trasformandosi in un'operazione di successo per tutti: costruttori, clienti, ambiente e sicurezza. Risultato: Fiat Auto ha aumentato la sua capacità produttiva, assunto dipendenti, accresciuto quote di mercato. E l'Anfia, dopo aver sottolineato che «dal 1992, anno boom della domanda, non si vendevano così tante vetture in un solo mese, confermando il rilevante interesse dei consumatori nei confronti dell'auto che va sostenuto e non penalizzato», ricorda però che «negli ultimi 4 anni, dopo il crollo del '93 (-29,1%), la domanda è rimasta praticamente piatta fino alla fine del 1996, con perdite annuali medie, rispetto al '92, attorno alle 700.000 unità». L'Unrae, l'unione che raggruppa le Case estere nel nostro Paese, sostiene che «gli incentivi hanno portato in aprile il mercato sopra i livelli degli anni migliori», ma prevede per il secondo quadrimestre «una flessione degli indici di incremento», con risultati «quasi sicuramente meno brillanti». La stessa prudenza emerge dalla consueta indagine presso i concessionari del Centro studi Promotor. Dopo aver ricordato che anche in aprile, come in febbraio e marzo, la quota di ordini con richiesta di rottamazione è stata del 50%, afferma che la crescita per l'acquisizione di ordini sta rallentando. Per i prossimi trequattro mesi il 26% dei rivenditori si aspetta un ulteriore miglioramento (ma erano il 37% in marzo), mentre i pessimisti sono saliti al 18% contro il 12% di marzo. Il 56% non prevede variazioni. In questo contesto, Fiat Auto ha fatto ancora meglio. In Italia le marche nazionali hanno registrato in aprile oltre 104.000 vendite, con un aumento del 54,2%, superiore quindi alla crescita media del mercato, con una quota salita al 44,9% (44,4% nel '96). In particolare la marca Fiat è cresciuta del 66%, del 35,6% l'Alfa Romeo e deU'l 1,5% la Lancia. Nel quadrimestre le consegne sono state 374.638, il 21% in più. In Europa, in un mercato che è cresciuto nel mese del 9,2%, Fiat Auto ha aumentato le vendite del 23,3%, portando la sua quota europea di mercato al 12,7%, contro l'I 1,2% dell'aprile '96 e mantenendo la seconda posizione assoluta dopo il gruppo Volkswagen. Anche nei quattro mesi, con la Punto sempre leader, la quota è risultata del 12,7% (12% un anno fa), con una crescita del 6%, contro lo 0,6% del mercato globale. L'Italia, con il grande balzo di aprile, ha trascinato l'Europa che, secondo i primi dati provvisori, ha venduto nel mese 1.258.200 unità, con un aumento del 9,2% che scende però al 2,6% senza l'Italia. Nel quadrimestre (4.654.500 immatricolazioni), escludendo il nostro Paese, le vendite sono diminuite del 3,6%. In ripresa in aprile Germania (+1,3%), Regno Unito (+11,8%) e soprattutto Spagna (+19,2%) che beneficia del nuovo piano di incentivi varato dal Governo nel mese scorso, questa volta strutturato e a tempo indeterminato, con il preciso scopo - fa notare l'Anfia - «di mantenere il mercato su livelli compatibili ad un adeguato sviluppo economico del Paese». Ancora in flessione, invece, la Francia (-10%), che comunque segna una significativa e graduale attenuazione delle perdite rispetto ai mesi precedenti. Tra le marche estere nel quadrimestre in testa, nel nostro Paese, la Ford con il 9,2% di quota, seguita da Opel (8,2%), Volkswagen (7%) e Renault (6,3%). I maggiori incrementi alla coreana Hyundai, a Skoda, Citroen e Rover. Renzo Vìllare 1992 1993 1994 1995 1996 1997

Persone citate: Renzo Vìllare, Roberto Testore