Effetto Bertinotti a Parigi di Enrico Benedetto

Il pcf chiede un programma comune e posti nel governo, il ps rifiuta Il pcf chiede un programma comune e posti nel governo, il ps rifiuta Effetto Bertinotti a Parigi II comunista Hue aumenta il prezzo dell'appoggio al socialista Jospin PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Bertinotteggiano, i comunisti francesi. Dopo i primi entusiasmi, l'embrassons-nous con il ps inizia a mostrare la corda precipitando la gauche nelle abituali, vecchie querelles. Robert Hue - il successore di Georges Marchais - rimprovera a Lionel Jospin un'egemonia ideologica sulla faticosa convergenza tra le due formazioni. In altre parole, i socialisti vorrebbero utilizzare al secondo turno i suffragi pcf, indispensabili per spuntarla sulla maggioranza governativa, ma espropriandone i cugini rivali. Che si ritroverebbero quindi ai margini d'un futuro esecutivo. «Non ci stiamo» tuonano i camarades, affilando le armi. E nel timore Jospin giochi loro il tiro birbone che Mitterrand escogitò per emarginare Marchais, il pc transalpino alza il prezzo. Non mancano i segnali. Dall'insofferenza per l'entusiasmo ps verso il programma Blair alle critiche dure contro la «Lettera aperta ai Francesi» che il segretario Lionel Jospin firmava ieri sulla stampa nazionale. «L'Humanité» che tuttora esibisce la falce e martello in prima pagina non la pubblica nemmeno per intero. Fatica inutile: a suo giudizio, la prosa jospiniana brilla per vaghezza e anziché promettere aumenti salariali per i lavoratori rimane nel solco della bieca filosofia liberal. Eppoi c'è il dramma fotografico. Hue gradiva un manifesto comune per suggella- re l'intesa ps-pef. Ma Jospin non vuole santini che lo affratellino agli impresentabili comunisti. Dunque nicchia. E respinge l'idea che un malizioso Alain Juppé gli propone per destabilizzarlo: dibattito televisivo a quattro con i neogollisti dell'rpr e i liberali dell'udf. Per gli ultimi due, pilastri della coalizione governativa, l'occasione sarebbe d'oro. Troppi contenziosi - inclusa l'Europa - separano ancora Rosa e Rosso in terra francese perché il video non li faccia esplodere. Replica Hue: pazienza, se Jospin rifiuta mi presenterò da solo a incarnare la Sinistra. Il ruolo da primus inter pares che i socialisti vorrebbero ritagliarsi declassando pcf, Verdi e «mouvement des citoyens» quali optionals non appaga insomma i partner. Il vero nodo, tuttavia, si direbbe un altro. Ovvero i famosi ministri comunisti su cui Jospin glissa appena può, mentre in place du colonel Fabien - l'avveniristico quartier generale riservato a Hue il tema è à la page da settimane. Con un terzo di elettori indecisi fra centrismo e Gauche, evocarlo oggi significa rischiare grosso. Donde la riluttanza ps. Ma il segretario pcf la pensa altrimenti. Vorrebbe un impegno chiaro, non rinegoziabile. Pena il sabotaggio di una vittoria socialista. O quotidiane punzecchiature. Rifondazione saprà consigliarlo per il meglio: in materia, non è l'esperienza a mancarle. Enrico Benedetto . Campagna elettorale in Francia Il segretario del partito socialista Lionel Jospin (a sinistra) visita con il compagno di partito Philippe Lemasle il mercato di Auterive vicino a Tolosa

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