Violante: «Meno leggi E vanno scritte meglio»

Violante: «Meno leggi E vanno scritte meglio» Il presidente della Camera all'Università di Bologna Violante: «Meno leggi E vanno scritte meglio» ROMA. In Italia ci sono troppe leggi e per di più molte sono scritte male: d'ora in poi, se si vuole rendere la vita dei cittadini più facile, bisognerà ridurle di numero e renderle più comprensibili, fissando anche nella Costituzione l'obbligo di chiarezza. E' questo, in sintesi, il suggerimento dato dal presidente della Camera Luciano Violante che ha parlato ieri a un convegno organizzato dalla facoltà di Scienze politiche dell'università di Bologna. Nel suo intervento Violante ha parlato del lischio di «saturazione» nella produzione delle leggi: superata una certa soglia, ogni nuovo provvedimento approvato «anziché risolvere i problemi per cui è stato pensato ne crea di nuovi». Violante ha fornito le cifre della giungla normativa italiana: «Abbiamo circa 13 mila atti con forza di legge statale, cui vanno aggiunte quasi 18 mila leggi regionali, 5000 atti il cui valore legislativo o regolamentare va individuato caso per caso, circa 16 mila regolamenti più le circolari». Insomma, ha osservato il presidente della Camera, «l'attuale situazione crea indirettamente per le famiglie, per le imprese, per la pubblica amministrazione, una sorta di tassa per l'applicazione della legge, determinata dalla difficoltà di individuare le norme». «L'inflazione legislativa - ha aggiunto Violante - aumenta in modo patologico il peso della magistratura». |Ansa] Il presidente della Camera Luciano Violante

Persone citate: Luciano Violante

Luoghi citati: Bologna, Italia, Roma