Il Cavaliere:sono un eroe

«Non andate in montagna ma votate e salvate le vostre città dal potere rosso» Il Cavaliere: sono un eroe «E' stato qualcosa di più di una colica» GLI APPELLI DI BERLUSCONI OROMA RA sto meglio. Ma durante la campagna elettorale devo confessare che mi sono sentito un po' eroe perché ho resistito a tutto e sono arrivato alla manifestazione del 3 maggio, che era un passaggio importantissimo per il Polo. Non volevo mancare quell'appuntamento». Così Silvio Berlusconi. Recuperate rapidamente le forze - dopo l'intervento subito lunedì scorso in seguito ad una colica renale - il leader di Forza Italia ha fatto ieri la sua ricomparsa sulla scena pubblica, intervenendo telefonicamente a «Studio Aperto», il tg di Italia 1. Il Cavaliere ha parlato per 20 minuti, rispondendo alle domande di Paolo Liguori sulle elezioni amministrative di domenica prossima. «Chiunque abbia anche solo sentito parlare di colica renale sa cosa deve aver passato», ha solidarizzato Liguori, ottenendo un'inedita confessione in diretta da Berlusconi: «E' stato qualcosa di più di una colica renale». (Assente forzato» nell'ultima settimana di campagna elettorale in vista dei ballottaggi, il leader del Polo si è appellato ieri «a tutti coloro che sono moderati» e che «certo in buona fede» hanno votato per partiti che non fanno parte del Polo, a cominciare dalla Lega, ma anche per popolari e Rinnovamento Italiano. «A chi ha votato, ad esempio, per la Lega - ha precisato - io dico: prendete coscienza di come i voti per la Lega alle ulti- me elezioni hanno determinato solo il risultato di consegnare il nostro Paese alle smistre». Quindi, «non andate in montagna, ma votate responsabilmente per salvaguardare le vostre città dall'occupazione del potere rosso». Il medesimo appello ha interessato gli elettori del ppi: «Guardate cosa sta succedendo oggi, come questo Governo è ostile alla scuola cattolica. Guardate come si lascia dominare dalla sinistra estrema, e come rinnega il programma che era il programma dei cattolici e del ppi. Ovunque la sinistra abbia preso il potere, ha combattuto sempre la Chiesa cattolica e la scuola cattolica». Messaggio identico, con qualche variazione sul tema, a quanti hanno votato per il partito di Dini, «pensando di scegliere un'arnministrazione rigorosa, competente ed efficiente per le nostre città». Guai a lasciare la propria città al destino delle sinistre, è il monito del Cavaliere, «non permettete che Milano, Torino, Trieste e tutte le altre città cadano in mano di chi non è un vero democratico. Ripartiamo invece dalle città per riportare l'Italia sulla strada della libertà e del benessere». E, soprattutto, attenzione ai travestimenti dell'avversario, così abile nel proporsi per quello che in realtà non è. Magari con un occhio a quanto è avvenuto nel Regno Unito. «La sinistra persevera in una tattica che ha dato dei buoni risultati - ha infatti rilevato Berlusconi. - Così come Blair è riuscito a vincere impadronendosi con trasformismo professionale dei valori e dei programmi del centrodestra, nel suo caso dei conservatori, così la sinistra ha trovato dei candidati che fungono da immaginetta, un po' dei prestanome, a Milano, Torino, Trieste. E li impone ai moderati, che forse stanno per cadere nella rete». Ieri il Polo ha chiuso la propria campagna elettorale a Trieste. I «big» del centrodestra si sono infatti dati appuntamento nel capoluogo giuliano per «raccomandare» il loro «campione», Adalberto Donaggio, candidato al primo turno di Forza Italia e ecd-edu e ora apparentato con An e Patto Segni. Presenti i massimi esponenti di An, ecd e edu: Gianfranco Fini, Pierferdinando Casini e Rocco Buttiglione. «Assente giustificato» per i noti motivi di salute Berlusconi, sostituito da Giuliano Urbani, [r. i.J «Non andate in montagna ma votate e salvate le vostre città dal potere rosso» Il leader del Polo Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Italia, Milano, Regno Unito, Torino, Trieste