Miglio «Li considero miei allievi»

Miglio Miglio «Li considero miei allievi» ROMA. «Li considero miei buoni allievi». Così Gianfranco Miglio, l'ex ideologo leghista, ha giudicato i componenti del commando che ha occupato il campanile di San Marco. Miglio si è augurato altri gesti di «irrisione» verso le istituzioni. «Considero questa iniziativa - ha detto - un atto di libertà, spiritoso, un po' goliardico, ben preparato in precedenza con le interferenze televisive. Quello che mi ha colpito - ha proseguito - è stato l'accanimento dei carabinieri, corsi a strappare il drappo di San Marco, come fosse una bandiera di pirati. Comunque mi auguro che ci siano altri atti di irrisione nei riguardi della Repubblica italiana, perché le istituzioni, a partire dalla Bicamerale, stanno dimostrando di non voler cambiare nulla». Miglio non vede connessioni con la bomba di Palazzo Marino né pensa a unaprovocazione: «E' un'altra cosa rispetto all'episodio di Milano, come non si può assolutamente fare un paragone con i gruppi di autonomi di Toni Negri attivi in Veneto negli Anni 70 e 80; quelli erano per uno Stato centralizzato comunista e si battevano e uccidevano non certo per difendere rautonomia». [Ansa] A sinistra l'ex ideologo della Lega Gianfranco Miglio

Persone citate: Gianfranco Miglio, Miglio, Toni Negri

Luoghi citati: Milano, Roma, Veneto