Né voto né tesoro per i Savoia

OGGI Compromesso nel governo, sì al rientro ma non godranno dei diritti civili Né voto né tesoro per i Savoia Varato il disegno di legge e riesplode la polemica ROMA. Porte aperte ai Savoia, ma senza diritto di voto: il governo ha approvato ieri un disegno di legge costituzionale che abroga solo il secondo comma della XIII disposizione transitoria che vieta l'ingresso sul territorio nazionale agli ex re di casa Savoia, alle loro consorti ed ai discendenti maschi. Resta il primo comma secondo cui «i membri e i discendenti di casa Savoia non sono elettori e non possono ricoprire uffici pubblici né cariche elettive». In pratica, oltre a non votare, non potranno neanche essere candidati o formare un partito. Resta in vigore anche il terzo comma che avoca allo Stato tutti i beni esistenti sul territorio italiano degli ex reali. Attualmente il patrimonio nelle mani dei Savoia, secondo un calcolo del settimanale «Il mondo», è di circa mille miliardi di lire. Delusi per la decisione del governo Vittorio Emanuele e il figlio . Sapegno e Torre A PAG. 15

Persone citate: Sapegno, Savoia

Luoghi citati: Roma, Savoia