«lo, illibata per forza» di R. Cri.

«lof illibata per forza» «lof illibata per forza» La signora Cutolo: da 14 anni aspetto una notte d'amore NAPOLI. «Hanno lasciato che sposassi quell'uomo in carcere, e allora perché lo Stato non fa sì che possiamo consumare il matrimonio per avere un figlio?». Immacolata Iacone, da 14 anni moglie dell'ex capo camorrista Raffaele Cutolo, parla della sua condizione di donna legata a un boss conosciuto fra i muri di un penitenziario e che con ogni probabilità non tornerà mai libero. Il suo desiderio più grande? «Vorrei un figlio. In realtà non ho mai nemmeno consumato il matrimonio: sono sposata dall'83, eppure la mia condizione ò ancora quella di una ragazza che non ha mai conosciuto un uomo. Se non vogliono questo, se non consentono a me e a mio marito di essere come tutte le coppie sposate, che almeno ci lascino avere un bambino con la fecondazione assistita». Immacolata Iacone vive nella grande casa di Cutolo, a Ottaviano, in provincia di Napoli. «Esco di rado - dice -. Mi occupo molto di volontariato lavorando con il vescovo di Caserta, monsignor Nogaro, che per mio marito è come un padre spirituale». «Don Raffaele», assicura la moglie, è pentito: «Davanti a Dio», precisa lei. Non certo davanti ai giudici che lo hanno condannato a sette ergastoli per una serie impressionante di delitti. «Grazie all'intervento del tribunale di sorveglianza - aggiunge la moglie del boss -, i miei colloqui con Raffaele saranno più lunghi. Ma è ben poca cosa rispetto alle richieste che avanziamo da tempo: bisogna considerare che mio marito vive da anni in isolamento, e in condizioni disumane». L'idea di un figlio non abbandona mai la donna che ha sposato il capo della camorra nel carcere dell'Asinara: «Mi occupo di bambini sofferenti - spiega -. Ad ogni modo ho fatto domanda per ottenere l'adozione dei miei due nipoti». Si tratta dei figli del fratello di Immacolata Iacone, accusato di avere ucciso la moglie. «I ragazzi vorrebbero vivere con me, ma la richiesta ò stata rigettata solo perché sono la signora Cutolo». «L'ultima volta che ho visto mio marito conclude la moglie del padrino - risale a qualche giorno prima dell'udienza davanti al giudice di sorveglianza di Venezia. Mi ha detto che nonostante tutto crede ancora nella giustizia e, naturalmente, che vuole un figlio. Per questo motivo, anni fa, ha presentato una richiesta al ministero di Grazia e Giustizia, che però non ha mai risposto». [r. cri.]

Persone citate: Cutolo, Immacolata Iacone, Nogaro, Raffaele Cutolo

Luoghi citati: Caserta, Napoli, Venezia