Le stampe di Carlo Carrà allo Studio Salamon

SEGNI EVOLTI TRAGICI INCISIONE SEGNI EVOLTI TRAGICI Le stampe di Carlo Carrà allo Studio Salomon SONO passati ormai alcuni anni dall'ultima presentazione torinese dell'opera incisa di Carlo Carrà (18811966) al Circolo degli Artisti: perciò questa rassegna da Gianni Salamon, che comprende 58 opere sulle 111 incise dal Maestro di Quargnento, giunge gradita e significativa. In un momento in cui sembra essersi persa del tutto la capacità di gustare una vera acquaforte, è coraggioso esporre i fogli di un incisore che nulla concesse al «facile», al «grazioso», al «ridondante» ma si concentrò sull'essenziale. Il segno, cioè, che in Carrà è apparentemente rozzo e sbadato, in realtà calcolatissimo e perfino virtuoso nelle tessiture sovrapposte di morsure di diversa tonalità che sempre rifiutano la facile e depistante acquatinta. Fogli, quindi, fatti anche per insegnare come si deve incidere, analoghi a quelli di Ensor nella stupenda mostra attualmente alla Permanente di Milano. Carrà ha consegnato il meglio di sé a poche decine di acqueforti incise negli Anni Venti e oltre. Straordinari volti pietrosi e tragici, superiori a quelli di un Rouault (che abusava di fondini in fotoincisione e acquatinta), piccole marine di Camogli, con i «Fauno e fanciulla» litografia originale acquarci/ala a mano E' un'opera del 19-fT di Carlo Carrà WmSette

Persone citate: Carlo Carrà, Carrà, Ensor, Gianni Salamon, Rouault

Luoghi citati: Camogli, Milano, Quargnento