Tra clown e burattini c'è anche la musica

46 46 SERVIZI PROMOZIONALI Fublikompass Speciale Antichi Mestieri Gli spettacoli: folklore e «teatro di strada» Tra clown e burattini c'è anche la musica La Fiera degli Antichi mestieri di Levone è animata da vari spettacoli. Li presentiamo, uno ad uno. Mangiafuoco. Caratterizzati da 3 elementi (colore, corpo e fuoco) le esibizioni di Cristina Bonnes rapiscono il pubblico per coreografia e gestualità. Formatasi a Gorizia dove ha realizzato commedie teatrali ed esposto alcune sculture, ha proseguito l'attività come performer-scenografo ed ha appreso anche il mestiere di mangiafuoco. Presenta «Saracadulamagicabula», ispirata alla nascita dei 4 elementi. Uomo-orchestra. «20th Cen- Burattini e mangiafuoco tra i protagonisti a Levone tury Gipsy» è lo spettacolo ideato e rappresentato dall'inglese Harry Brasier, il quale ha allestito un sistema di percussioni, chitarra ed armonica «one man band» con un teatrino di marionette che ballano e suonano con lui in contemporanea. I burattinai. «La bibliotecaria rapita». Pierina Gentilucci, bibliotecaria del Paese di Lettura è rapita dai banditi. Essendo l'unica a possedere le chiavi, la folla preme per entrare in biblioteca. Lettura infatti è un paese ^famoso per la sua «fame» di libri. Propone lo spettacolo la Compagnia del Drago Rosso; la Compagnia del «Biococco» presenta invece lo spettacolo: «Il burattino innamorato e altre storie». Gruppo vocale e strumentale. La tradizione canora di Napoli è la più conosciuta. Le sue origini si ricollegano al Medioevo, alla nascita dei primi brani musicali in lingua volgare. Con queste melodie i ceti popolari potevano dare voce alla propria rabbia per i potenti, abbandonarsi a suppliche amorose, cantare la gioia di vivere. A quest'immenso patrimonio storico attinge il gruppo amatoriale ScorriBanda. Con accompagnamento di mandolino, chitarra, tamburo e cembalo, vengono riproposte antichissime tarantelle dal ritmo, ancor oggi, fresco e brioso. Dei 5 componenti, solo 2 sono partenopei a riprova che l'interesse per le antiche melodie va al di là della provenienza regionale, in una comune tradizione musicale che ha contribuito a formare la canzone italiana. Musicanti. Il gruppo nasce a metà degli Anni 80 dall'incontro tra musicisti irlandesi e italiani per proporre musica da danza e canzoni tradizionali irlandesi e scozzesi. Da allora suona ininterrottamente nelle feste tradizionali (St. Patrick's Day, Halloween), dai pubs ai teatri, alle manifestazioni in piazza (si esibì alla Fiera degli antichi mestieri di Pamparato nel '91). Il repertorio è basato sulla canzone che, attraverso le sue diverse forme (ballata, lamento, goliardica, politica, ecc.), tocca i temi cari alla cultura popolare irlandese e scozzese. Non mancano le canzoni di autore contemporaneo e in gaelico (lingua d'Irlanda). I brani strumentali sono limitati ad alcune danze o arie e all'accompagnamento di testi. Clownerie. E' triste la vita senza i clowns, ma niente paura, perché...sono tornati. Lo spettacolo «Il ritorno dei Clowns», proposto dalla Compagnia dei Menditanti, è incentrato sul frenetico, imprevedibile, irresistibile rapporto che si sviluppa tra il clown e il pubblico. Viene rivisitata la comicità più classica, per insegnare che ogni cosa della vita va vissuta con speranza e passione. Il clown, creatura semplice, carica di giocosa umanità, attraverso l'azione teatrale riesce a coinvolgere il pubblico in un giocorealtà che lo accompagnerà per tutta la durata dello spettacolo (e forse anche dopo). La Compagnia si è costituita nel '76 e da allora opera nel settore del teatro per ragazzi e dell'animazione in genere, proponendo spettacoli e momenti di formazione per giovani e insegnanti.

Persone citate: Harry Brasier, Pierina Gentilucci

Luoghi citati: Gorizia, Irlanda, Levone, Napoli, Pamparato