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LINGOTTO E UNIONE LINGOTTO E UNIONE GRAN PARATA DI PIANISTI Barenboim, Andràs Schiff e Pollini con i Berliner gono sensazioni sulla cui motivazione si disserterà all'infinito, ma senza venirne definitivamente a capo. Ed ecco, mercoledì 7 sempre per i Concerti del Lingotto e Da sinistra Schiff, Pollini, Barenboim Sopra, Abbaclo ei Berliner sempre alle 20,30, l'attesissimo ritorno di Maurizio PoSlini, che si vorrebbe poter ascoltare meno di rado. Il grande pianista milanese prenderà parte al primo dei due concerti della Berliner Philharmonisches Orchester diretti da Claudio Abbado: una simile accoppiata, all'apertura degli abbonamenti e delle biglietterie, ha prodotto immediatamente gli effetti, mandando esaurita in un baleno l'intera disponibilità. Anche in questo caso sarà Brahms a dominare, anzi a occupare tutto lo spazio. Il centenario della morte «promuove» questo autore così apprezzato dal pubblico e l'occasione del 7 maggio si presenta all'insegna della «Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 73» e del «Concerto n. 2 in si bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op. 83». La sinfonia acquisì il nome di «pastorale» per le atmosfere che evoca; e c'è chi ricorda che proprio mentre Brahms scriveva quest'opera amava frequentare i concerti dell'orchestra di Johann Strauss. Di grande seduzione è in particolare, come in tutte le sinfonie brahmsiane, il movimento lento. Il «Concerto per pianoforte» è quanto di più perfetto si possa immaginare in questo genere, con l'orchestra e il solista che rivaleggiano in bravura. Anche l'Unione Musicale ha una preziosa carta da calare sul tavolo musicale torinese: Andràs Schiff. Il pianista ungherese suonerà giovedì 8 alle 21 nell'Auditorium Rai di piazza Rossaro per il primo dei concerti dedicati alle Sonate di Franz Schubert. E' questo il secondo altisonante nome che ricorre più. di frequènte nelle programmazioni del 1997, coincidente con il bicentenario della nascita. La -sua opera pianistica è chiaramente proiettata verso un'espressione romantica. Schiff eseguirà le Sonate «in mi minore D 566», «in do maggiore op. 840» e «in la minore D 845». [1. o.]