IL TITANICO ORICALCO

OMAGGIO A TAMAGNO OMAGGIO A TAMAGNO IL TITANICO ORICALCO Una mostra celebra il tenore torinese E E 'strano, anzi incredibile, che Francesco Tamagno {nel dipinto), mitica figura del teatro lirico, non si sia mai presentato ai suoi concittadini come Otello, il personaggio che gli avrebbe dato celebrità. E' giusto tuttavia, siccome nessuno più di lui può dirsi torinese «doc», che il Regio, cogliendo il pretesto dal ritorno dell'opera verdiana sulle nostre scene, abbia deciso di promuovere una serie di manifestazioni intese al rilancio dell'eminente tenore. Tanto per cominciare il 6 maggio (ore 12) si procederà all'intitolazione, a suo tempo proposta dagli «Amici del Regio», del cosiddetto «Atrio delle carrozze» dinanzi al Regio. Seguiranno l'inaugurazione, al Regio stesso, della mostra «Il titanico oricalco» (voce di tromba strepitosa, secondo l'immagine boitiana) frutto di due fondi, acquistati dal Comune di Torino, dove, fra gli altri cimeli, figura lo spartito originale di «Otello» con dedica autografa di Verdi - e la presentazione di un denso volume contenente anche la cronologia di Tamagno cantante. Alle 17,30 del 7 maggio, nell'ambito dei «mercoledì del Piccolo Regio», ci sarà poi, una conversazione sul tema «Otello fu (un tenore)», destinata a illustra¬ re, con esempi musicali, la parabola interpretativa del personaggio, mentre il 10 maggio (ore 15), un convegno (ancora al Piccolo Regio) sul tema «Francesco Tamagno e il suo tempo» cercherà di rispondere ai vari problemi sollevati dalla figura artistica e umana del grande tenore. Infine il 13 maggio, alle ore 21, la Chiesa di San Dalmazzo in via Garibaldi, dove il giovane «Cichin» fece le prime armi come «voce bianca» ospiterà un concerto (organizzato ancora dagli «Amici del Regio») che il Coro intitolato a Tamagno, in collaborazione con Roberto Cognazzo, dedica alla memoria del grande tenore. Nato a Torino, il 28 dicembre 1850 figlio dell'oste di una popolare locanda di Porta Palazzo, Tamagno intraprese la carriera di cantante esordendo a Palermo nel 1874. Un'attività costantemente in ascesa lo porterà nell'87 alla Scala all'appuntamento con il personaggio dì Otello. Morto a Varese il 31 agosto 1905, Tamagno riposa in quel mausoleo, oggi sinistrato, del Cimitero Generale di Torino: l'occasione è buona per ribadire l'intenzione del Comune di porre definitivo rimedio. Giorgio Gualerzi LA rappresentazione di «Otello» ha mosso l'interesse praticamente di tutte le istituzioni musicali torinesi oltre al Regio. In particolare in questo periodo si preannunciano appuntamenti che vedono impegnate direttamente la Rai, l'Unione Musicale e l'Associazione Amici del Regio con la Corale Tamagno. La Rai ha promosso, con la sua Orchestra, un concerto di carattere sinfonico e vocale, incentrato in parte su sinfonie e in parte su cori verdiani. La serata si terrà lunedì 5 maggio alle 21 nell'Auditorium di piazza Rossaro e rientra nell'ambito del progetto «Città di Torino Sistema Musica». Il programma, va da sé trattandosi di brani piuttosto brevi, è assai vario e piacevole. Vi parteciperà anche il Coro della Città di Bratislava istruito da Ladislav Holasek, e tutti saranno agli ordine del direttore brasiliano di origine russa Isaac Karabtchevsky. Si comincia con una scelta di sinfonie e ballabili da «Luisa Miller», «Macbeth», l'«Otello» stesso, «I Vespri Siciliani», oltre a una (ignota ai più) Sinfonia di «Aida» nella ricostruzione elaborata da Pietro Spada. La parte vocale della serata comprenderà invece i bellissimi «Quattro pezzi sacri», in un crescendo da «Ave Maria sopra una scala enigmatica» e «Laudi alla Vergine Maria» per coro a cappella allo «Stabat Mater» per coro e orchestra e al «Te Deum» per doppio coro e orchestra. I biglietti si vendono nel foyer dell'Auditorium dalle 14 alle 17,30 (sabato e festivi esclusi). Per l'Unione Musicale scende-

Luoghi citati: Bratislava, Comune Di Torino, Palermo, Torino, Varese