Allergici all'Euro per colpa del nichel di Massimo PolidoroPiero Bianucci

Allergici all'Euro per colpa del nichel Allergici all'Euro per colpa del nichel AI molti problemi che accompagnano la nascita della moneta unica europea, se ne è aggiunto - giorni fa - uno secondario ma non irrilevante che riguarda gli «spiccioli», ossia gli Euro e le frazioni di Euro in metallo. La Svezia, infatti, ha contestato la prevista fabbricazione di monete contenenti nichel, in quanto il contatto con questo elemento chimico potrebbe causare reazioni allergiche, specialmente nelle persone di sesso femminile. In effetti, le allergie al nichel sono note da tempo, e si è calcolato che dal dieci al quindici per cento della popolazione europea (di cui l'85 per cento di sesso femminile, prevalenza dovuta, sembra, a fattori ormonali) risenta di manifestazioni cutanee che vanno da semplici arrossamenti fino ad eczemi diffusi. Secondo il «Nickel Develop- ment Institute», le dermatosi da contatto in ambiente industriale sono quasi scomparse grazie alle precauzioni adottate, mentre permangono in ambito domestico, particolarmente per l'utilizzo di bigiotteria a buon mercato, occhiali, cerniere lampo, bottoni e così via. Bisogna aggiungere che la sensibilizzazione avviene in seguito a contatti prolungati nel tempo con materiali che, per una loro «instabilità» strutturale, «liberano» nichel. Una apposita direttiva comunitaria ha anche stabilito il valore limite di tale diffusione, mentre un programma di ricerca al quale partecipano diversi Paesi (per l'Italia il Centro di innovazione dell'Università di Milano) con lo scopo di bloccare qualsiasi passaggio di nichel verso la pelle, ha già conseguito risultati molto positivi. Per tranquillizzare tutti noi che quotidianamente maneg¬ giamo posate, forbici, elettrodomestici, monete e quant'altro in acciaio inossidabiie (contenente nichel in quantità che vanno, per lo più, dall'8 al 10 per cento) diciamo che non vi seno pericoli di affezioni allergiche in quanto la stabilità della lega non consente dispersioni di nichel. La categoria degli acciai inossidabili trova impiego, infatti, in tutti i settori in Tra i problemi di chi progetta l'Euro c'è anche quello di battere una moneta che non susciti reazioni allergiche in chi è sensibile al nichel cui si richiedano doti di inalterabilità e di igiene, come, ad esempio, nell'industria alimentare, nella chirurgia e nella medicina. Un'ultima curiosa applicazione riguarda la «saponetta deodorante»: si tratta di un ovoide in lamierino inossidabile, che ha la proprietà di eliminare i cattivi odori (pesce, aglio, cipolla, tabacco...) se lo si sfrega con le mani sotto un getto d'acqua. Il «New York Times» ha scritto in proposito: «L'aspetto magico è che l'acciaio inossidabile attacca gli odori in modo naturale: al contrario del sapone e dei detergenti, questo aggeggio non contiene sostanze chimiche e non secca la pelle». Ovviamente non c'è nessuna magia; ma una spiegazione scientifica delle proprietà della saponetta al nichel non è stata ancora trovata. Gino Papuli Prigogine e la freccia del tempo ILYA Prigogine, premio Nobel per la chimica nel 1977, insiste con le sue incursioni nel territorio dei fisici. Anni fa, quando incominciò ima battaglia allora solitaria contro il concetto di tempo reversibile e contro un determinismo semplicistico, le sue tesi apparivano come pure provocazioni. Utili, ma non tali da scardinare i paradigmi in vigore. La piega che sta prendendo ogjgi la ricerca, invece, gli dà ragione: i vecchi paradigmi vacillano, la concezione del tempo sostenuta da Prigogine apre nuovi orizzonti alla ricerca. Di questa svolta è difficile dubitare se anche un fisico come Murray Geli-Mann, che non solo è intelligentissimo ma anche molto attento alla direzione del vento della ricerca, si è gettato a capofitto nelle teorie della complessità e del caos, quasi abbandonando le sue predilette particelle elementari. In questo nuovo saggio, rielaborazione e sviluppo di «Entre le temps et l'éternité» scritto con Isabelle Stengers, Prigogine porta fino in fondo le sue argomentazioni: dobbiamo fare i conti con la «freccia del tempo» perché il tempo reversibile dei fenomeni fisici elementari è del tutto inadeguato se si vuole interpretare la complessità (di cui la vita è la massima espressione) e la teoria del caos può aiutarci nell'impresa. Un saggio avvincente dal punto di vista scientifico, ma ancora di più dal punto di vista filosofico. Ilya Prigogine: «La fine delle certezze», Bollati Borlnghlerl, 189 pagine, 50 mila lire In linea con il pensiero di Prigogine si colloca il nuovo saggio di Fritjof Capra, il fisico americano divenuto famoso per aver suggerito una parentela tra meccanica quantistica e filosofia orientale. Come Prigogine, Capra è affascinato dalla complessità e ha abbandonato l'approccio di tipo riduzionista che pure è stato così fecondo negli ultimi decenni. Il suo approccio è sistemico, alla Bateson, e con esso si dedica da autentico missionario alla fondazione di un nuovo paradigma, che definisce «ecologia profonda», nel quale sono le scienze della vita, e quindi della complessità, ad acquisire una posizione centrale. Fritjof Capra: «La rete della vita», Rizzoli, 360 pagine, 32 mila lire Platone ci ha insegnato le virtù didattiche del dialogo. Giorgio Celli ne ha fatto tesoro. Il suo ultimo libro è una lunga alternanza di domande (da parte di un'ex allieva curiosa, Rita Brugnara, adulta e bambina nello stesso tempo) e di pazienti risposte del Professore. Si parla di gatti, cani e api, ma anche di animali meno familiari, di pesticidi e dei loro danni, e insomma degli intricati rapporti di parentela (metafori ca e reale) tra tutte le forme vi venti, animali e vegetali. Cioè di ecologia. Il taglio narrativo e autobiografico rende agile la lettura, e lieve la lezione. A libro chiuso, l'immagine che più rimane impressa è quella di una gatta che allatta amorevolmente i suoi piccoli, mentre in cielo volavano i bombardieri della seconda guerra mondiale. Giorgio Celli: «Sono un gatto anch'Io», Giunti, 118 pagine, 22 mila lire Il mal di schiena è una malattia molto diffusa, invalidante quindi di grande rilievo sociale, come ha sottolineato più volte la stessa Organizzazione mon diale della sanità. Ma diversa mente da altre patologie, il mal di schiena spesso può essere prevenuto o curato con opportuni esercizi e assumendo posizioni corrette alla scrivania, in auto e nelle varie situazioni del la vita quotidiana. Questo libro di un terapista della riabilita zione motoria ci insegna come fare. Erio De Col: «Le posizioni e i movimenti per stare meglio», Euro Polis, 216 pagine, 32 mila llre~~-~- Dalla A di Adamenko (fisico russo che cerca invano di provare scientificamente i fenomeni di psicocinesi) alla Z di Zorab (parapsicologo olandese di origine armena), tutte le parole - e i trucchi - dell'armamentario del paranormale. L'introduzione è di Piero Angela. Massimo Polidoro: «Dizionario del paranormale», Esedra, 170 pagine, 29 mila lire Piero Bianucci

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