AMA lA SAlAMA CON I PALINDROMI di Stefano Bartezzaghi

. LA POSTA ' IN GIOCO . LA POSTA ' IN GIOCO . . AMA 1A SAI AMA CON I PALINDROMI Scrìvete a: Stefano Bartezzaghi «La posta in gioco» La Stampa - Tuttolihri via Marenco 32 10126 Torino HE io sappia, non è mai stata tentata l'impresa di un dizionario palindromico. Non intendo, con ciò, un elenco di parole tutte palindromiche, da A a zazzarazzaz. Questo compito, che è banale, lo demandiamo al computer, al Cd Rom, alle nuove tecnologie, al Disc (che è appunto un nuovo dizionario della Giunti che, nella sua versione su Cd Rom, fa tante, tante cose curiose e banali, futili e utili). Secondo me dovrebbe essere, invece, un dizionario di «parole da palindromo», di cui dò estratti. Acume. In una frase palindromica di Pier Luigi Testore (Alice Castello Ve), la qualità dell'acume è attribuita stabilmente agli struzzi, in particolare a quelli australiani, però importati nell'Italia del Sud: Emù calabrese serba l'acume. La stessa frase, però, può avere un significato paradossale, in cui i'«emù calabrese» assume le funzioni rive¬ stite dalla «vacca spagnola» nella locuzione: «parlare francese come una...». Arrocco. Chi gioca a scacchi dovrebbe essere lasciato libero di sbagliare; la moglie soprattutto, non dovrebbe innervosire il coniuge pensoso con inutili (anche e soprattutto quando ottimi) consigli. Se proprio non può trattenersi da suggerire un'idea (dice Filippo Ferreri, Schio Vi), la porga ricorrendo alle formule più prudenti. Per esempio: Ora, che occorra l'arrocco? eh, caro? Card. «Se sei noto per la tua politica severamente punitiva anche in campo economico, argina il dilagare di tessere di credito e carte di ambigui servizi, che favoriscono la dissipazione di patrimoni e rendono possibili varie attività truffaldine». Ovvero: Bracone, meno card! Coupon: Tramontata definitivamente l'epoca gloriosa del tagliando (ora sinonimo gergale di «controllo generale», anche in accezione non automobilistica: «Sono andato dal dottore, e mi ha fatto il tagliando») della cedola, del buono, del talloncino, siamo circondati da coupon, da voucher, da card (vedi alla voce) e quant'altro. Senza i soldi non può far nulla (si chiede Ferreri di un personaggio non meglio identificato)? Risposta: «No, può! Ci à i coupon». Gol. Roberto Buccellato (To) definisce meglio di molti cronisti sportivi il tipo di prodezze compiute da un campione come il non dimenticato Paolo Rossi (detto PabUto): Logici, timidi, mitici gol. E' un endecasillabo dattilico (genere «O Valentino, vestito di nuovo...»). Nipoti. Una frase palindromica di Andrea e Laura (senza cognomi, Torino) pare riferirsi alle strutture parentali nei due diversi ambienti dell'universo disneyano. Nella galassia di Paperopoli, infatti, una grande importanza era rivestita dal rap- L. MALÈRBA : ITACA P8K «SÈMPRE BENTORNATO IN PATRIA / ALTÉZZA/ MA NON FACCIA PIÙ' CFRTF SPARATF SUGLI FgRFI PAR CONDICIO OggLIGF u, SUL T&79GCO AVEVO GIÀ' SPARATO I GIÀ SPARATO LA VIGNETTA DI MARAMOTTI porto collaterale e asessuato fra paperi-zio (Paperon de' Paperoni; Paolino Paperino) e paperi-nipote (Paolino Paperino; Qui-QuoQua). Nella galassia di Topolinia, invece, nessuna struttura parentale sembrava assumere molta importanza: I topi non avevano nipoti. Pigiama. Urge recuperare il primato della politica e compiere una riforma del C.S.M. Infatti la classe dei magistrati, grazie alla mancata separazione delle car¬ riere e ai privilegi di casta acquisiti nello svolgere indebite funzioni di supplenza, si è abbandonata non solo ad atti irrituali e a un uso responsabile del potere che le compete, ma addirittura a vere e proprie orge da basso ùnpero. Di questo clima di permissivismo e impudichi ammicchi testimonia una (pur dubitativa) frase palindromica di Marco Morello: In pigiama Anna ama i G.I.P. ? Ni. Forse li ama anche in camicia da notte, è un dettaglio. Salama. La «salama da sugo» (in breve: salama) è uno squisito insaccato, tipico del ferrarese; si consuma affogandone granuli nel mezzo di materiali atti a contenerne la straordinaria intensità, quali la purea. Del popolo estense in genere si può dunque dire (col palindromista Ferreri) che «Ama la salama»; tale frase è interpretabile anche all'imperativo, come ghiotto precetto padano e pagano: Ama la salama! (come te stesso). Tropici. Gli studiosi di retorica chiamano tropico (agg.) tutto ciò che riguarda un tropo (metafora, metonimia, eccetera). Se la passano meglio gli studiosi di geografia e gli accompagnatori turistici, che per Tropici (nome) intendono tutta un'altra cosa. E' a quest'ultima accezione che va ricondotta una fiduciosa frase palindromica di Enrico Cirone Genova): ìlei, ci porti ai Tropici, eh? Stefano Bartezzaghi

Luoghi citati: Alice Castello, Italia, Torino