Alitalia, fumata grigia da Bruxelles

Il ministro e Cempella incontrano Kinnock. Sempre nel mirino gli aiuti di Stato Il ministro e Cempella incontrano Kinnock. Sempre nel mirino gli aiuti di Stato Alitalia, fumata grigia da Bruxelles Burlando: entro il '97 la compagnia in pareggio BRUXELLES DALLA NOSTRA REDAZIONE «L'impostazione del piano resta quella attuale, la nostra posizione è che si tratta di un investimento di mercato e siamo molto determinati ad andare avanti, anche perché sono stati raggiunti risultati straordinari e Alitalia si avvia a chiudere in pareggio il bilancio '97». Il ministro dei Trasporti Claudio Burlando si è mostrato ottimista, ieri, dopo l'incontro avuto con il commissario europeo Neil Kinnock (presente anche l'amministratore delegato di Alitalia Domenico Cempella). Il commissario britannico ò uscito dalla riunione sorridente: «Oggi splende il sole - ha detto -. Noi riconosciamo i progressi fatti finora, ma riconosciamo anche la necessità di approfondire ulteriormente le discussioni». Nel primo incontro ufficiale tra governo e Commissione sulla questione Alitalia («ma ce ne sono stati altri informali anche di Prodi, Ciampi e miei», ha detto Burlando), non sono state dunque presentate le ulteriori modifiche al piano di ristrutturazione della compagnia che pure Bruxelles aveva chiesto. La novità sta nell'equilibrio di bilancio che Burlando ha annunciato e che, si spera, potrebbe ammorbidire la posizione del commissario. Kinnock in realtà non si è sbottonato e anzi la sua portavoce ha sottolineato che, per convincere la Commissione che l'aumento di capitale non è un aiuto di Stato e chiudere quindi la procedura d'infrazione, «dobbiamo vedere maggiori elementi di profittabilità». Burlando si è mostrato sufficientemente fiducioso. «Ci si avvia alla conclusione di questa procedura, più o meno alla fine di giugno. Quindi a fine maggio, il 28 o il 29, ci sarà un nuovo incontro tra il governo italiano e la Commissione. Da qui ad allora ci sarà uno, o massimo due incontri tecnici e noi speriamo che la cosa sarà conclusa». Il piano Alitalia, insomma, per il ministro è valido. «Oggi non c'è stato con Kinnock al¬ cun compromesso, e neanche l'abbiamo cercato. La posizione del governo, scaturita dalla riunione ieri a Palazzo Chigi con Prodi, Ciampi, Micheli e l'azienda, è molto fer- ma: il piano sottoposto a Bruxelles è approfondito, fatto con molta serietà e va letto alla luce di un investimento di mercato. I miglioramenti che sono stati già apportati gli danno una configurazione definitiva». Della prospettiva di prepensionamenti «oggi non si è parlato - ha detto Burlando e comunque è un fatto che riguarda l'azienda». L'aumento di capitale, che nel piano originale doveva essere di tremila miliardi, è stato ridotto a 2800, ed il ministro ha smentito che si possa pensare a un'ulteriore riduzione (la prima tranche, pari a 1500 miliardi, è già stata versata dall'Iri). Su una cosa però Burlando è stato categorico: «Questo è l'ultimo intervento prima della privatizzazione» della compagnia. Il governo, ha detto il ministro, sta infatti «procedendo a passi rapidi verso la privatizzazione dell'Alitalia e, in generale, di tutto il settore del trasporto aereo. Del resto abbiamo già cominciato con l'aeroporto di Napoli». Come andrà a finire allora? ((Aspettiamo e vediamo», ha detto Kinnock. E secondo la sua portavoce, il fatto che due giorni fa sei compagnie aeree abbiano fatto ricorso alla Corte di giustizia contro l'aumento di capitale di Air France, autorizzato dalla Commissione nel '94, «conferma che dobbiamo essere estremamente rigorosi». [r. b.J L'istruttoria Ue dovrebbe chiudersi a fine maggio Poi scatterà la privatizzazione Domenico Cempella amministratore delegato di Alitalia con il ministro Claudio Burlando

Luoghi citati: Bruxelles, Napoli