Sfida a Prodi sul pacchetto-Treu di Gian Carlo Fossi

Sarà votato mercoledì, ma in aula si annuncia una valanga di emendamenti. Il governo potrebbe chiedere la fiducia Sarà votato mercoledì, ma in aula si annuncia una valanga di emendamenti. Il governo potrebbe chiedere la fiducia Sfida a Prodi sul pacchetto-Treu Bocciato in commissione, lo salva Bertinotti ROMA. Il «pacchetto Treu» a sostegno dell'occupazione sarà votato mercoledì dall'assemblea di Montecitorio, probabilmente senza ricorso alla fiducia da parte del governo. La data è stata stabilita ieri sera dalla conferenza dei capigruppo dopo che al mattino si erano verificati due fatti contraddittori che avevano sollevato un'ondata di polemiche, peraltro subito rientrata: la Commissione attività produttive ha bocciato il provvedimento in sede consultiva con 24 «no» e 19 «sì» a causa dell'inattesa astensione dei deputati di Rifondazione comunista; di lì a poco, invece, la Commissione lavoro ha dato il via libera in sede referente per la discussione in aula, approvando il testo a maggioranza con il voto favorevole anche di Rifondazione. Fausto Bertinotti si è affrettato a giustificare l'astensione in Commissione attività produttive, sostenendo che si è trattato di «un atteggiamento tecnico e assolutamente non di un segnale politico», ma l'opposizione non si è lasciata sfuggire l'occasione per sparare a zero contro il governo e la maggioranza. «La maggioranza - ha tuonato Alessandro Rubino di FI - è stata battuta e il governo non si è neanche presentato in commissione. Assisteremo al solito teatrino in cui il governo metterà la fiducia». Incalza un altro azzuito, Luigi Grillo: «Siamo fortemente contrari a questo provvedimento in quanto recupera logiche care al consociativismo della prima Repubblica. L'equazione spesa-occupazione si è rivelata errata in tutti i Paesi in cui è stata attuata ed ha prodotto soltanto inflazione, clientelismo e fenomeni corruttivi senza creare occupazione reale». Dalla sponda opposta Mara Malvenda del gruppo misto osserva che il «pacchetto Treu» è un attentato ni diritti dei lavoratori, configurando «un nuovo caporalato in Italia»; ed annuncia che ripresenterà in aula i 250 emendamenti «messi fuori gioco dalla commissione», oltre ai 1800 già previsti. £ per il pds Paola Manzini, capogruppo nella commissione, si augura che la bocciatura dell'opposizione sia solo un episodio legato al momento elettorale, perché «altrimenti si dovrebbe registrare un atteggiamento pregiudiziale in cui le ragioni di merito sono totalmente ignorate». Gettano, invece, acqua sul fuoco il sottosegretario al lavoro Elena Montecchi e Renzo Innocenti, presidente della Commissione lavoro e relatore del provvedimento. Montecchi: «Al momento il governo non pensa di mettere la fiducia». Conferma Innocenti, ritenendo che «possa essere salvaguardato anche in aula il clima determinatosi fin qui». Da parte dell'opposizione, spiega, c'è certamente la volontà di riproporre la sua impostazione, soprattutto sul lavoro interinale, ma non in una logica di ostruzionismo e di allungamento dei tempi. Riferendosi, poi, ai 2 mila emendamenti preannunciati da Malavenda, il relatore fa presente che, oltre ai criteri di ammissibilità, esistono tecniche regolamentari per abbatterne molti: «Certo, non credo si possa ricorrere alla fiducia solo a causa della Malavenda». Il pacchetto giunge, così, in aula in un testo che contiene alcune modifiche importanti rispetto al testo originario. In particolare: l'abrogazione dell'articolo 20 (introdotto dal Senato) che imponeva alle imprese l'onere della prova per i licenziamenti collettivi, la riduzione da 6 a 4 del numero delle regioni in cui devono obbligatoriamente operare le agenzie per il lavoro interinale, l'estensione delle borse di lavoro ai settori del commercio e del turismo, il coinvolgimento delle regioni per la delega sul riordino dei lavori di pubblica utilità. La soppressione dell'articolo 20 è stata proposta del relatore, ma anche dal Polo, ed è stata approvata quasi all'unanimità tranne il «no» di Rifondazione comunista e l'astensione dei verdi. E' stato, invece, un sub-emendamento del governo a portare alla riduzione del numero delle regioni, modificando l'emendamento di FI che lo diminuiva da 6 a due. Gian Carlo Fossi Abrogato l'articolo sui licenziamenti Estese borse di studio anovra bis nel bilancio Il ministro del Lavoro Tiziano Treu Il pacchetto occupazione arriverà la prossima settimana alla dirittura finale

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