Cancro, come non ammalarsi

Domenica vendita delle azalee dell'Aire per la festa della mamma Domenica vendita delle azalee dell'Aire per la festa della mamma Cancro, come non ammalarsi «Niente fumo e corretta alimentazione» MILANO. Di tumore si può guarire; in particolare per quello al seno, con una percentuale che ha ormai raggiunto il 70 per cento. Ma di tumore ci si può non ammalare, evitando di fumare e seguendo un'alimentazione corretta. Ma su questo terreno si assiste alla tendenza opposta: sempre più donne fumano, e in trentanni le ammalate di cancro al polmone sono quadruplicate. Si parla di donne e tumore perché l'Aire (Associazione italiana ricerca sul cancro) ha deciso di dedicare una giornata di studi a questo tema, alla vigilia dell'miziativa «L'azalea per la ricerca». Domenica prossima, 11 maggio, in duemila piazze italiane, versando all'Aire il contributo associativo di 25 mila lire si avrà in cambio una pianta di azalee per la «Festa della mamma». E un opuscolo sul tumore al seno. Per capire come curarlo e prevenirlo. «Se la diagnosi è precoce - spiega il professor Umberto Veronesi - la percentuale di guarigione arriva fino all'80 per cento». La maggior possibilità di uscire da questa malattia è data inoltre da altri due fattori: «La progressiva utilizzazione di terapie in grado di distruggere focolai matastatici occulti e la scoperta dell'importanza del giorno in cui viene eseguito l'intervento. Se si fa durante la seconda metà del ciclo, la prognosi è migliore». Nella sempre maggior possibilità di guarire dal tumore al seno sta la spiegazione di un altro dato. In Italia (dati 1990) si sono ammalati di tumore 120 mila uomini e 100 mila donne, con un rapporto di 1,2. Ma sono morti 80 mila uomini contro 60 mila donne con un rapporto di 1,4. Il rischio però è che questo dato, per così dire «positivo» per le donne, cambi rapidamente. L'allarme lo lancia il professor Silvio Garattini e sta tutto in una parola: fumo. E' il cancro al polmone quello con maggior incidenza e mortalità nella popolazione maschile: «In Usa le donne hanno cominciato a fumare massicciamente negli Anni Cinquanta e adesso anche per loro il cancro al polmone è la prima causa di morte. In Italia le fumatrici risalgono agli Anni Settanta; i risultati cominciano a farsi sentire. Ed è una tendenza in aumento, soprattutto nella fascia di popolazione acculturata, dove fumano ormai più le donne degli uomini». Si fuma, e si mangia male. Spiega il dottor Franco Benino: «La ricerca ha dimostrato, al di là di ogni ragionevole dubbio, che chi ha una dieta ricca di verdure e frutta si ammala meno di cancro». Questo vale non solo per i tumori all'apparato digerente, ma anche per quelli ai pol¬ moni e al seno: «Una cucùia mista mediterranea e macrobiotica si è dimostrata in grado di modificare favorevolmente quadri ad allo rischio per i tumori della mammella». Perché? «Probabilmente - dice Benino - ha a che fare con vitamine e altre sostanze che proteggono il Dna dai danni ossidativi». Ma, attenzione: bisogna mangiare fnitta e verdura «vere» non i cosiddetti integratori alimentari; in questi casi, anzi, il rischio di tumore aumenta. Conclusione di Veronesi: «Il problema della lotta ai tumori, adesso, è quello della partecipazione collettiva e dell'applicazione dei consigli che vengono dalla ricerca. Purtroppo la nostra società dei consumi propaganda prodotti e stili di vita opposti a quelli che potrebbero pre¬ venire il cancro». [r. m.] Il professor Umberto Veronesi

Persone citate: Silvio Garattini, Umberto Veronesi, Veronesi

Luoghi citati: Italia, Milano, Usa