«Il 25 maggio, una chance verso la Storia»

In vista del voto il Presidente suggerisce ai francesi quella che a suo avviso è la buona scelta In vista del voto il Presidente suggerisce ai francesi quella che a suo avviso è la buona scelta «Il 25 maggio, una chance verso la Storia» Chirac scende in campo perJuppé Nel secondo anniversario del suo ingresso all'Eliseo, Jacques Chirac interviene stamane nella campagna per le Politiche con una riflessione scritta che 14 quotidiani regionali riproducono in esclusiva. Da segnalare che il premier Alain Juppé - difeso da appena 28 francesi su 100 - non viene citato. «La Francia ha ora bisogno di un nuovo slancio, d'uno slancio condiviso, sotto il segno dell'iniziativa e della solidarietà». «Il nostro mondo conosce in effetti delle evoluzioni irreversibili. Appaiono nuove tecnologie, modificando comportamenti e rapporto con il lavoro. Alleanze si stringono su scala continentale. Tale è il corso della storia. Le volteremo le spalle? 0 al contrario coglieremo la nostra chance? In passato, il nostro Paese non ha sempre compiuto le scelte giuste. Si è troppo spesso confusa la spesa con l'efficacia, la dimensione del settore pubblico e la qualità del servizio pubblico. Si è creduto che nazionalizzando le imprese si assicurasse loro il successo. Che moltiplicando i debiti ci si desse i mezzi per agire. Che aumentando le imposte e gli oneri, si facesse opera di giustizia». «Qualcuno ha pensato che adattandoci all'immigrazione clandestina, fossimo fedeli alla nostra vocazione. Altri hanno immaginato che si potesse trascurare l'ordine repubblicano e la sicurezza senza attentare all'equilibrio stesso della società». «Tutto ciò ha dato cattivi risultati. Ci siamo ritrovati con un indebitamento massiccio che ipotecava l'avvenire dei nostri figli. Uno Stato che faceva troppo, e che dunque lo faceva male. Una previdenza sociale sempre più costosa e tuttavia sempre meno efficace». «E' stato necessario, mi si consenta l'espressione, saldare il debito. Oggi è, per l'essenziale, cosa fatta. Un'economia risanata. Uno sviluppo che ritorna e di cui siamo in grado d'approfittare. Ecco che cosa ò stato fatto, e grazie a voi. E' venuto il momento di affrontare una nuova tappa». «Se ho sciolto l'Assemblea nazionale, è proprio affinché i francesi si pronuncino sul contenuto e il senso di questa nuova tappa. E' anche perché il nostro Paese non poteva permettersi un periodo elettorale troppo lungo, durante il quale tutto funziona al rallentatore, gli imprenditori cessano d'intraprendere, gli investitori d'investire, e la società di evolvere. E' ugualmente perché ho bisogno della forza politica necessaria per difendere gli interessi della Francia in occasione delle prossime e importanti scadenze europee. E', infine, perché il nostro Paese disponga, per cinque anni, della sta¬ bilità politica indispensabile all'efficacia dell'azione». «Per cogliere la nostra chance, occorre essere fiduciosi e all'attacco. Occorre, miei cari compatrioti, guardare la realtà hi faccia e agire con risolutezza». (...) «La parola chiave è fiducia. La fiducia che si accorda agli altri è quella che possediamo all'interno di noi stessi». «Dare fiducia significa fare in modo che voi possiate esprimervi, intraprendere, correre dei rischi. E' alleggerire gli oneri di tutti coloro che lavorano. E' favorire l'innovazione». (...) «Aver fiducia, è non aver paura dei cambiamenti, è saperne estrarre il meglio per domare l'avvenire». (...) «Sì, bisogna avere fiducia. I cambiamenti, ben guidati, non sono, per ogni francese, dei "meno", ma dei "più"». «E' così che faremo vivere il nostro modello sociale. E' così che potremo incrementare il nostro sforzo là dove si giocano la coesione sociale e l'eguaglianza delle opportunità: nelle scuole, negli ospedali, nel sostegno sociale. E' così e solo così che potremo agire contro una disoccupazione insostenibile e una frattura sociale inaccettabile». «Agire con risolutezza è scegliere la vicinanza. Ciò vale per lo Stato e le amministrazioni: troppe decisioni che interessano la vostra vita quotidiana vengono ancora prese lontano da voi». «Agire con risolutezza significa far evolvere la nostra vita pubblica, che si tratti della riforma della Giustizia o della modernizzazione della vita politica. Il cumulo di funzioni deve essere proscritto, e tale decisione deve giovare alle donne». (...) «Infine, ciascuno deve rispondere dei suoi atti. L'impunità non è accettabile. I Francesi serbano memoria di troppi scandali finanziari, in particolare in certe aziende pubbliche». (...) «Ecco, miei cari compatrioti, che cosa desidero per le Francesi e i Francesi: l'iniziativa e la solidarietà, la libertà e la giustizia» (...) «nella fedeltà ai nostri valori e alla nostra cultura». (...) Jacques Chirac Una stretta di mano quanto mai attuale tra il premier francese Alain Juppé (a sinistra), impegnato in una campagna elettorale che per il centrodestra si è fatta improvvisamente diffìcile, ed il presidente della Repubblica Jacques Chirac [FOTO REUTERS)

Persone citate: Chirac, Jacques Chirac

Luoghi citati: Francia