Torna il «pirata»: interrotto il Tg1

Torna il «pirata»; interrotto il Tgl Dopo due settimane di silenzio l'ottava incursione ieri sera a Belluno Torna il «pirata»; interrotto il Tgl «Popolo Veneto, tutti in piazza il 12 maggio» BELLUNO. Una nuova intrusione sull'audio del Tgl nel Veneto, questa volta in alcuni quartieri di Belluno. Dopo un mese di silenzio, il «pirata» è tornato a colpire l'edizione più seguita del principale telegiornale Rai, quella delle 20. E' successo ieri sera, poco dopo la sigla di apertura del Tg: la solita voce maschile, con un forte accento veneto, ha cancellato l'audio del telegiornale. Una sola differenza rispetto alle altre sette incursioni: il nastro, questa volta, è stato riprodotto a velocità leggermente superiore al normale. Analogo ai precedenti il contenuto del proclama: un inno all'autonomismo e al passato della Repubblica Serenissima, con l'ormai abituale invito al «popolo veneto»: scendere in piazza San Marco lunedì prossimo, il 12 maggio, giorno in cui sono state programmate le celebrazioni per il secondo centenario della fine della Re¬ pubblica Marinara. «Tutti in piazza San Marco», ha scandito il pirata, che ha ripetuto il suo messaggio per due volte. Una terza ripetizione si è interrotta a metà, forse per il timore di essere scoperto. La prima volta la trasmissione era molto disturbata, nitide invece la altre due, prima dell'improvvisa interruzione. E' questa l'ottava comparsa del «pirata» dell'etere: il debutto avvenne a Venezia il 17 marzo scorso: anche in quella occasione durante il Tgl delle 20. La seconda a Treviso il 20 marzo alla stessa ora e così la terza a Verona il 23 marzo. Le prime incursioni avevano provocato la reazione della magistratura, con l'apertura di fascicoli contro ignoti da parte del procuratore di Venezia Carlo Nordio e di quello di Verona Guido Pisapia. Proprio in seguito alla reazione delle forze dell'ordine, che hanno tenuto sotto control¬ lo l'intera regione per settimane, il pirata aveva poi «allentato» la morsa, limitandosi a incursioni più brevi in zone defilate (come quella di Bassano del Grappa del 29 marzo) o «diversificando» gli obiettivi: il 5 aprile, infatti, il pirata aveva cancellato per alcuni minuti l'audio del film «Via col vento», il 13 quello del telefilm «Linda e il brigadiere». Il 19 aprile, in provincia di Vicenza, il pirata era tornato a colpire il Tgl, ma aveva scelto l'edizione delle 13,30. Le indagini sugli episodi portarono i tecnici a elaborare un identikit vocale del «pirata», che sarebbe un cinquantenne appassionato di radiotrasmissioni, originario della zona pedemontana trevigiana. Le stesse indagini riguardarono anche due lettere anonime giunte a due patrizi veneziani con la richiesta di sostenere il movimento del «veneto serenissimo governo». Ir. i.]

Persone citate: Carlo Nordio, Guido Pisapia