Di Pietro, il tessitore di Fabio Martini

Di Pietro, il tessitore Di Pietro, il tessitore Incontri con Cossiga e Occhetto ROMA. Alle cinque della sera, nel Transatlantico pullulante del voto di fiducia, pochissimi se ne accorgono, ma in un angolo stanno parlottando tra loro due personaggi che più diversi non potrebbero essere: il cognato di Di Pietro, Gabriele Cimadoro, con il suo solito sigarone, e al suo fianco Achille Occhetto, un ex prim'attcre che non si rassegna alla «baby pensione». Impossibile decifrare cosa si dicano quei due nella bolgia del Transatlantico, ma da qualche tempo - ecco la sorpresa - Occhetto è entrato a far parte del «giro» dipietrista. Per due volte l'ex segretario del pds si è incontrato riservatamente con Antonio Di Pietro. Luogo degli incontri, la casa romana di un amico di Tonino: il deputato della Rete Giuseppe Scozzari, trentaduenne avvocato agrigentino protagonista di processi ad alta tensione in Sicilia. Nella casa di Scozzari, vicino a piazza Navona, Di Pietro ed Occhetto si sono studiati, hanno parlato di tattica e di scenari e alla fine hanno deciso di percorrere un piccolo tragitto assieme: l'ex segretario del pds sarà uno dei relatori al convegno «inventato» da Di Pietro che si terrà nell'Università di Castellanza il 13 giugno. Titolo: «Democrazia dei partiti, democrazia dei cittadini». Per Occhetto - che da anni è alla ricerca di un ruolo - la partecipazione da protagonista al convegno di Castellanza equivale alla vincita di un temo al lotto, mentre per Di Pietro il convegno del 13 sulle riforme istituzionali è soltanto il primo tassello della sua nuova escalation politica. Un tassello studiato con cura da Tonino. Anzitutto la data del convegno: il 13 giugno si festeggia Sant'Antonio - è soltanto un caso •• ma è soprattutto il terzultimo venerdì di vita della Bicamerale. «A quel punto - racconta Mirko Tremaglia, che è stato a casa Di Pietro domenica scorsa si sarà capito se la Bicamerale è in grado di partorire qualcosa di decente, oppure - ed è più probabile - se la prospettiva di una Assemblea costituente si sarà fatta più concreta». E per il tredici giugno, Di Pietro ha studiato il programma del convegno con particolare sapienza. Se non interverranno ripensamenti, le relazioni saranno svolte da cinque personaggi politicamente poco omogenei, almeno all'apparenza: l'ex Capo dello Stato Francesco Cossiga, che di Di Pietro è amico e consigliere; Achille Occhetto; un prestigioso studioso della politica come il professor Giovanni Sartori; un professore di area pidiessina come Augusto Barbera e uno iscritto ad An come Domenico Fisichella. Personaggi politicamente distanti, ma uniti dalla convinzione che dalla travagliata transizione italiana si esce con una più diretta partecipazione popolare, in altre parole con un'iniezione di presidenzialismo. Dunque, presidenzialismo, ma anche trasversa¬ lità. Nei programmi di Di Pietro c'è infatti l'idea di un parterre particolarmente ricco: saranno invitati a Castellanza Massimo D'Alema, Gianfranco Fini (che ha già fatto sapere: «Ci sarò»), Mariotto Segni («Di Pietro mi ha chiamato, parlerò»), Antonio Martino, Carlo Scognamiglio, Elio Veltri e molti altri parlamentari di Polo e Ulivo. Tanti inviti e un grande assente: salvo ripensamenti dell'ultima ora, Silvio Berlusconi non sarà invitato. «Di Pietro ha un buon rapporto con D'Alema - racconta Tremaglia - anche in virtù di quella bella lettera che il segretario del pds scrisse all'allora ministro dei Lavori pubblici. Ma credo che Di Pietro non condivida del tutto l'atteggiamento di D'Alema verso Berlusconi...». Dunque, Di Pietro dialoga con tutti - Cavaliere escluso - ma non si lega con nessuno. Nel suo rapporto con Occhetto, Di Pietro lancia un ponte verso la sinistra più «presidenzialista» (nella quale si sono schierati a sorpresa personaggi del cattolicesimo democratico come Pietro Scoppola), mentre attraverso Cossiga lancia un ponte verso il fronte movimentista e referendario del centro-destra guidato da Mariotto Segni e con addentellati dentro An. E la vera novità degli ultimi giorni è che i due movimentismi, quello di sinistra e quello di destra, si stanno saldando in una possibile battaglia comune: la nascita di Comitati per il No, nel referendum che comunque si dovrà tenere sui deliberati della Bicamerale. Fabio Martini L'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga

Luoghi citati: Castellanza, Roma, Sicilia