A Bossi il voto più basso

A Bossi il voto più basso A Bossi il voto più basso Le «pagelle» dei giornali stranieri MILANO. Altro che «Padania»: all'estero sale il gradimento dell'Italia, ma solo tutta intera. E l'ideatore della «Repubblica del Nord», Umberto Bossi, è il politico con il record di citazioni peggiori. Questo quanto emerge dalla seconda ricerca «Nathan il saggio», che ha come scopo quello di monitorare l'immagine del nostro Paese quale emerge dalle principali testate giornalistiche di Usa, Germania, Austria, Svizzera, Inghilterra, Francia e Spagna. Settanta testate per un complesso di 4000 articoli. I ricercatori danno poi un determinato punteggio ai giudizi (positivi o negativi) espressi negli articoli e da qui ricavano «l'indice di immagine». La prima ricerca - che prendeva in esame il primo semestre '96 - dava all'Italia un indice di immagine complessivo di +34; nel secondo semestre siamo saliti: +40. Ed è salita anche l'immagine della nostra politica. Sempre con segno negativo (meno 20), ma va già bene, tenendo conto che si era a -36. Il più citato è Romano Prodi, ancora in positivo (+10) ma assai in calo (aveva +75). Segue, come numero di citazioni, Bossi ma con il record negativo (-71): record che «strappa» a Silvio Berlusconi, ora attestato a meno 35. Ma il più vistoso calo di immagine è quello di Antonio Di Pietro: da +90 a -33. Fin qui i politici. Ma per Bossi e i suoi seguaci le delusioni dalla stampa straniera vengono anche su altri campi. Roma (terza in classifica, dopo Venezia e Firenze) e Napoli (sesta) piacciono assai più di Milano (settima). E le regioni più amate sono, nell'ordine: Toscana, Trentino, Sicilia, Umbria, Sardegna, Puglia e Calabria. Non solo, nell'elenco dei dieci personaggi che «tirano su» l'immagine dell'Italia ci sono un manager - Giuseppe Vita - che guida la Schering e che è di Catania, e un imprenditore - Ciro Paone - che fa vestiti per uomo e che è di Napoli. Per contro Bossi guida l'elenco dei personaggi che l'immagine la «tirano giù», seguito a ruota dal mafioso Giovanni Brusca e - curiosità assoluta - dalla soubrette Valeria Marini. Signora «in negativo» anche Marina Ripa di Meana. Ma, attenzione, l'immagine delle donne italiane è tutt'altro che di segno «meno». Nella classifica dei personaggi positivi la metà è al femminile: Emma Bonino (al primo con un +100 come indice di immagine, lo stesso del presidente Scalfaro), la modella Carla Bruni, Elsa Peretti (disegnatrice di gioielli per Tiffany), Denny Mendez (miss Italia) e Monica Bellucci. Gli altri uomini «positivi» sono invece due sportivi (il calciatore «esportato» Fabrizio Ravanelli e il golfista Constantino Rocca) e lo scrittore Antonio Tabucchi. Col segno «no» Lorenzo Necci e Pierfrancesco Pacini Battaglia (proprio nel periodo esaminato era in corso l'inchiesta su di loro), Carlo De Benedet- ti (epoca di crisi dell'Olivetti che infatti è l'azienda più citata, e col segno più negativo), Arrigo Sacchi, Bettino Craxi e Giancarlo Parretti (che sicuramente ha fatto più guai all'estero che in Italia). Passando all'economia, va bene, e meglio, l'immagine delle aziende (da +56 a +66; le più citate sono Fiat, assieme ad Alfa Romeo e Ferrari, e Luxottica); va ancora bene, ma peggio (l'indice è a +36) quella delle ban¬ che: la più citata - e in negativo è il Banco di Napoli. Infine restano sempre con quote di gradimento altissime la moda e la cucina italiane. Solo vestiti e spaghetti? Non solo: è ben visto l'insieme della nostra cultura, argomento che ha il maggior numero di citazioni e con un «indice di immagine» di + 80. Sotto questa voce c'è un po' di tutto, con un particolare riguardo per il «miracolo» della musica pop. [s. mar.] BOSSI IL PIÙ' CHIACCHIERATO CITAZIONI POSITIVE illl CITAZIONI NEGATIVE mn MtMMmm -nummi, co.