L'addio del Made in Italy

l'addio del Mode in jfajy l'addio del Mode in jfajy Mani straniere su vini, auto e navi I MARCHI VENDUTI LROMA A «volata» in Svezia delle Bianchi e delle Legnano allunga il «gruppone» di aziende e marchi italiani espatriati. Negli ultimi mesi sono passati di mano i personal computer Olivetti all'americano Gottesman, le navi da crociera della Costa alla Carnival Cruise, mentre anche i pelati Cirio (restando però nel gruppo Cragnotti) stanno per essere «mangiati» dalla brasiliana Bombril. Tra i pochi ritorni si segnalano invece i gelati Sanson (dall'America a Leonardo Del Vecchio), la Maserati (ripresa dalla Fiat all'argentino De Tomaso), i liquori e analcolici Cynar, Crodino, Vov, Riccadonna che Campari ha riportato dall'Olanda. Ma l'elenco di questi anni è lungo: da Stock a Sperlari, da Negrotti a Ricordi, da Lamborghini a Burghy. Ecco una breve rassegna del made in Italy espatriato. Gucci: nel '93, dopo anni di litigi familiari, il controllo passa all'araba Investcorp. Ora è una public company estera. Martini e Rossi: dal gennaio '93 la casa torinese del vermuth è della statuniten- se Bacardi, colosso del rhum. Fini-Negroni-Invernizzi-Simmenthal: pasto completo negli Anni Ottanta-Novanta per la multinazionale Kraft, che si mangia tortellini modenesi, salame Milano, carne in scatola e formaggi. Cinzano-Buton: lo spumante Cinzano viene bevuto dalla Idv, del gruppo britannico Grand Met, nel '92. Nello stesso anno anche il brandy Vecchia Romagna, della Buton, va a Grand Met. Motta-Alemagna: la multinazionale svizzera Nestlé compra nel '93 l'Italgel dall'Iri e dentro ci trova i due marchi, più Surgela e Antica Gelateria del Corso. Galbani: il «Belpaese» è da anni francese: della Danone. Buitoni-Perugina: pasta e baci sono conquistati dalla Nestlé nel '91. Prima erano del gruppo De Benedetti. Agnesi: Danone compra anche il pastificio ligure nel 1990. Sperlari: caramelle e torroni di Cremona sono finlandesi (della Huntamaki) da gennaio. Ma dal 1982 erano americani. Ferrarelle-Sangemini: dal dicembre '91 sono della Danone, a cedere è stata la Ifil (gruppo Agnelli). Nelle stesse mani sono andate anche le «bollicine» Boario, Fabia e Nepi. Lamborghini: il «toro» di Sant'Agata Bolognese, rilevato negli Anni Ottanta dall'americana Chrysler, finisce in Indonesia nella scuderia delle auto del figlio del presidente Suharto. Ricordi: la casa discografica e musicale passa nell'estate '94 alla tedesca Bmg Ariola del gruppo Bertelsmann. Stock: il famoso brandy triestino emigra nel '95: il controllo passa a Eckes, colosso tedesco delle bevande. Burghy: la catena del re italiano delle carni Cremonini è dal '96 sotto lo stemma rosso con «m» gialla di McDonald's. Costa Crociere: l'acquisto è di pochi mesi fa e le navi da crociera italiane battono ora la bandiera a stelle e strisce del colosso turistico Carnivai Cruise. [r. cri.] Una pubblicità della pasta Agnesi. Dal 1990 l'azienda è nelle mani della francese Danone

Luoghi citati: America, Boario, Cremona, Indonesia, Legnano, Milano, Olanda, Romagna, Sant'agata Bolognese, Svezia