L'addio dei Savoia al ministro del re

L'addio dei Savoia al ministro del re I funerali di Falcone Lucifero L'addio dei Savoia al ministro del re ROMA. Trecento «fedehssimi» di Casa Savoia hanno dato l'ultimo saluto a Falcone Lucifero, l'ex ministro della Rea! Casa scomparso venerdì a 99 anni. Il funerale del portavoce di Umberto II si è svolto ieri nella chiesa di Santa Maria del Popolo, a Roma: è stato celebrato dal parroco, padre Amedeo, affiancato dai cardinali Silvio Oddi e Giuseppe Maria Sensi. Anche Giovanni Paolo II ha inviato un telegramma di condoglianze alla famiglia di Lucifero. Casa Savoia era rappresentata dalla principessa Marina Doria, moglie di Vittorio Emanuele, dal duca Amedeo d'Aosta, accompagnato dalla moglie Silvia, da Enrico d'Assia, da Guia e Maria Ludovica Calvi di Bergolo, fighe di Jolanda, sorella dell'ultimo sovrano d'Italia. Tutte le principali famiglie aristocratiche romane erano presenti: dai Ruspoli agli Aldobrandino dai Colonna ai Caetani, dai Boncompagni Ludovisi ai Torlonia. Anche alcuni politici hanno partecipato al funerale, precisando tuttavia di averlo fatto a titolo personale: Pierferdinando Casini, segretario del ecd, l'europarlamentare di Forza Italia Antonio Tajani, il senatore dell'Ulivo Federico Orlando, il senatore di an Domenico Fisichella, il deputato della Lega Alberto Lembo. Al termine della cerimonia religiosa è toccato a Sergio Boschiero, segretario nazionale della Federazione monarchica, tracciare un breve ricordo dell'ultimo ministro della Real Casa. «Falcone Lucifero - ha detto - ha atteso invano la sepoltura dei sovrani nel Pantheon e la fine dell'esilio dei Savoia». Il feretro è stato poi salutato dagli applausi e da qualche grido di «Viva il re, viva i Savoia». La salma sarà tumulata oggi nel cimitero di Crotone, città natale di Lucifero. Non sono mancati i commenti maligni al ritardo di cinque minuti sull'inizio della funzione religiosa, con il quale è arrivata Marina Doria. «Sarà stata anche colpa dell'aereo atterrato a Fiumicino alle 9,30 - è stato il commento ricorrente negli ambienti aristocratici romani -, ma sua altezza certo poteva organizzarsi meglio. Se i Savoia ci tengono tanto a tornare in Italia, abbiano cura almeno di impedire ai membri della loro famiglia, ai quali è invece permesso, di fare figure del genere». Ma se la gaffe in cui è incorsa la consorte di Vittorio Emanuele «è imperdonabile», secondo la nobiltà capitolina era da bocciare anche il look scelto per l'occasione dalla principessa. «Gonna troppo corta sentenziano alcuni - e giacca eccessivamente vistosa per un funerale». Il tailleur, tra l'altro, aggiunge qualcuno, «era già stato sfoggiato da Marina Doria nei giorni scorsi in numerose interviste tv da Ginevra». Ai cronisti che, all'uscita della chiesa l'hanno presa d'assalto per avere commenti sul possibile rientro in Italia dei Savoia, Marina Doria ha risposto: «Sono fiduciosa. Speriamo che si mettano tutti d'accordo per farci tornare». Poco distante da lei, il duca Amedeo d'Aosta: «Mi auguro che questo rientro avvenga a breve, anche se i tempi tecnici per arrivare ad una soluzione di questo tipo sono di circa un anno. Spero che possano rientrare anche le salme al Pantheon, perché questo è altrettanto importante del ritorno dei vivi». [r.r.] La bara con la salma di Falcone Lucifero. In trecento hanno partecipato ai funerali. Era presente anche Marina Doria

Luoghi citati: Bergolo, Crotone, Ginevra, Italia, Roma, Savoia